Potremmo dover dire addio al Superbonus. Il Superbonus è una misura che dà l’opportunità di ristrutturare casa con una detrazione molto vantaggiosa.
La platea dei beneficiari potrebbe essere allargata ma il governo sarebbe orientato a portare la detrazione fino al 60% in meno rispetto al valore attuale. Una mossa che potrebbe portare parecchie grane a chi nel settore edilizio poteva beneficiarne.
Superbonus 110%: a chi spetta, cos’é e come funziona
Il Superbonus 110% è una misura prevista dal Decreto Rilancio. Prevede una detrazione con aliquota massima delle spese sostenute per specifici interventi in ambito di materia edilizia, svolti dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022.
Occorre effettuare ristrutturazioni su edifici con lo scopo di migliorare l’efficienza energetica, l’installazione di impianti fotovoltaici o la messa in sicurezza da agenti atmosferici.
Questo incentivo viene erogato soltanto se:
– viene garantito il miglioramento di almeno 2 classi energetiche (attestato da APE) o di una sola ma la più alta che si possa raggiungere
– presenti interventi che contribuiscono alla riduzione del rischio sismico
Nel caso in cui in un immobile vengano effettuati più interventi che rientrano nell’agevolazione, spiega altroconsumo.it:
“la spesa massima detraibile è data dalla somma dei limiti di spesa fissati per ogni interventi. In pratica ogni intervento effettuato mantiene il proprio massimale di spesa”
Inoltre, è fondamentale che ogni spesa venga contabilizzata in maniera distinta dalle altre, soprattutto se di natura diversa.
Il Superbonus 110% viene destinato a:
– proprietari e nudi proprietari
– locatari o comodatari
– convivente more uxorio
– familiari conviventi o detentori dell’immobile
– titolari di diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione, superficie)
Per accedervi è necessario pagare tramite bonifico parlante (bancario o postale) tutte le spese sostenute ed indicarle nella dichiarazione dei redditi.
È possibile anche richiedere lo sconto in fattura o accedere alla detrazione del credito d’imposta.
Superbonus 110% e le nuove scadenze per il 2022
Gli obiettivi del bonus erano quelli di:
– modernizzare le infrastrutture
– migliorare della qualità ambientale degli edifici
– migliorare del risparmio energetico
– messa in sicurezza delle abitazioni
Perché il Superbonus 110% è un flop
Il primo problema del Superbonus 110% è il ritardo delle normative della disciplina.
Il fatto di interpellare l’Agenzia delle Entrate, l’Enea e tutti gli organi istituzionali non hanno fatto altro che aumentare le tempistiche, oltre a rendere difficile l’interpretazione del bonus anche per gli specialisti del settore.
Un terzo problema è stato quello di introdurre la cessione del credito.
Le opzioni alternative al Superbonus 110%
Si è sentito parlare molto delle alternative al Superbonus 110%.
Nell’articolo 121 del Decreto Rilancio vengono chiarite le alternative valide alla fruizione del beneficio:
– sconto sul corrispettivo dovuto: con importo massimo pari al corrispettivo stesso, anticipato dai fornitori che lo hanno recuperato sotto forma di credito d’imposta.
– cessione del credito d’imposta: con facoltà di cessione ad altri soggetti
Queste opzioni possono essere esercitate per le spese sostenute nel 2020, nel 2021 e nel 2022 sia a fine lavori che in stato di avanzamento.
Source: ilroma.net
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