L’aggiornamento del portale Enea è funzionale al conseguimento delle detrazioni concernenti il risparmio energetico. Essa dovrà essere effettuata da tutti i cittadini, condomini e imprese che vogliono richiedere l’Ecobonus 65% e il Bonus Ristrutturazioni 50% o 60% e bonus casa. Predetta operazione di aggiornamento sul portale Enea deve essere effettuato entro 90 giorni dalla compiuta realizzazione dei lavori in questione, in genere si fa riferimento alla data in cui è stato effettuato il collaudo.
Con la nota del 1° settembre sono state indicate anche le modalità di registrazione alla piattaforma online. L’ente ha, infatti, comunicato che l’uso di credenziali diverse dallo SPID non sarà più possibile dal 1° ottobre 2021, sia per i nuovi account che per l’inserimento di nuove asseverazioni.
Vediamo insieme come e quando è necessario procedere all’aggiornamento del portale Enea.
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Portale Enea: di cosa si tratta?
La comunicazione Enea è una procedura online che deve essere eseguita obbligatoriamente da parte di chi vuole beneficiare delle detrazioni Ecobonus e altre detrazioni concernenti il risparmio energetico. Si tratta di una procedura online prevista dalla Legge di Bilancio che, dallo scorso anno, riguarda non solo gli interventi di riqualificazione energetica ma anche le ristrutturazioni.
Tale operazione è obbligatoria al fine di ottenere le detrazioni IRPE per il risparmio energetico. Essa dovrà essere effettuata da tutti i cittadini, condomini e imprese che vogliono richiedere l’Ecobonus 65% e il Bonus Ristrutturazioni 50% o 60%.
Dal 1° settembre 2021 sono operative le nuove procedure per accedere ai portali ENEA dedicati dedicati a tale operazione.
Quando effettuare l’aggiornamento del portale Enea?
Il portale enea deve essere obbligatoriamente aggiornato al fine di ottenere le detrazioni per il risparmio energetico, con riferimento alla procedura di realizzazione di lavori di ristrutturazione finanziati mediante: ecobonus, superbonus e bonus casa.
Tali strumenti si sostanziano in una serie di detrazioni fiscali che il contribuente può sfruttare sugli interventi strutturali di riqualificazione energetica o di messa in sicurezza antisismica degli edifici esistenti. La detrazione fiscale, valida ai fini IRPEF, riguarda gli interventi di riqualificazione energetica, riduzione del rischio sismico, installazione di impianti fotovoltaici e installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici.
La comunicazione o aggiornamento sul portale Enea deve essere effettuato entro 90 giorni dalla compiuta realizzazione dei lavori in questione, in genere si fa riferimento alla data in cui è stato effettuato il collaudo.
E’ necessario registrarsi al portale per poter accedere.
Coloro che hanno deciso di usufruire di questi strumenti, saranno tenuti a comunicare sul portale i seguenti dati:
- dati anagrafici del beneficiario;
- tipologia di intervento, informazioni su vecchio e nuovo impianto, spesa sostenuta;
- dati relativi all’immobile oggetto dell’intervento.
Per facilitare tale compito, ENEA ha predisposto un vademecum Ecobonus 2021 in cui visualizzare una scheda con tutti i requisiti richiesti e i documenti da conservare. Ha anche pubblicato una tabella che riassume tutti gli interventi ammessi con relative aliquote.
Chi può effettuare l’aggiornamento?
L’aggiornamento è in genere operato dallo stesso contribuente che ha intenzione di beneficiare delle detrazioni in questione. Tuttavia, laddove dovesse risultare complesso, anche altri soggetti in via sostitutiva possono procedere a tale comunicazione. Di solito, questo adempimento posto in essere da:
• commercialisti e CAF
• rivenditori di beni oggetto di ecobonus
• oltre a i tecnici abilitati.
Attività per la quale è obbligatorio l’aggiornamento
Non per tutte le attività è necessaria la comunicazione al fine di ottenere la detrazione ai fini IRPEF. Per le seguenti attività è invece obbligatoria:
Strutture edilizie | • riduzione della trasmittanza delle pareti verticali che delimitano gli ambienti riscaldati dall’ esterno, dai vani freddi e dal terreno; • riduzione delle trasmittanze delle strutture opache orizzontali e inclinate (coperture) che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno e dai vani freddi; • riduzione della trasmittanza termica dei Pavimenti che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno, dai vani freddi e dal terreno |
Infissi | • riduzione della trasmittanza dei serramenti comprensivi di infissi che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno e dai vani freddi |
Impianti tecnologici | • installazione di collettori solari (solare termico) per la produzione di acqua calda sanitaria e/o il riscaldamento degli ambienti; • sostituzione di generatori di calore con caldaie a condensazione per il riscaldamento degli ambienti (con o senza produzione di acqua calda sanitaria) o per la sola produzione di acqua calda per una pluralità di utenze ed eventuale adeguamento dell’impianto; • sostituzione di generatori con generatori di calore ad aria a condensazione ed eventuale adeguamento dell’impianto; • pompe di calore per climatizzazione degli ambienti ed eventuale adeguamento dell’impianto; • sistemi ibridi (caldaia a condensazione e pompa di calore) ed eventuale adeguamento dell’impianto; • microcogeneratori (Pe<50kWe); • scaldacqua a pompa di calore; • generatori di calore a biomassa; • installazione di sistemi di contabilizzazione del calore negli impianti centralizzati per una pluralità di utenze; • installazione di sistemi di termoregolazione e building automation; • installazione di impianti fotovoltaici |
Elettrodomestici 2 (solo se collegati ad un intervento di recupero del patrimonio edilizio iniziato a decorrere dal 1° gennaio 2017) | • forni; • frigoriferi; • lavastoviglie; • piani cottura elettrici; • lavasciuga; • lavatrici |
Come procedere all’aggiornamento
L’aggiornamento del portale Enea è stato oggetto di revisione, come recentemente comunicato nella nota del 1° settembre. Infatti, sarà necessario per accedere al portale l’identità digitale. Lo SPID a partire dal 1° e fino al 30 settembre 2021 sarà l’unica chiave per la registrazione di nuovi account di tipo “Asseveratore”.
Per coloro che sono già registrati, tuttavia, non sarà necessario eseguire nuovamente la rocedura. Infatti, sarà possibile accedere al vecchio account utilizzando le credenziali già in uso.
Tuttavia, è comunque garantita una fase transitoria. L’uso di credenziali diverse dallo SPID non sarà più possibile dal 1° ottobre 2021, sia per i nuovi account che per l’inserimento di nuove asseverazioni. Invece, per quanto riguarda quelle vecchie e in fase di compilazione, bisognerà effettuare il trasferimento nel nuovo account collegato all’Identità Digitale.
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