Stretta contro i furbetti dei fondi pubblici, sia nazionali sia europei, e del Superbonus. Si allunga il catalogo dei reati per i quali può scattare la confisca allargata, come richiede la direttiva europea Pif. I reati di malversazione e indebita percezione diventano sulle «erogazioni pubbliche» invece che «a danno dello Stato», in modo da colpire anche le azioni compiute sui mutui agevolati e le sovvenzioni. E rischiano il carcere fino a cinque anni i tecnici che mentono sui requisiti dei progetti per gli ecoincentivi. Sarà convertito oggi in legge alla Camera, dopo il voto di fiducia di ieri, il decreto sostegni ter 4/2022, con una serie di modifiche al codice penale, alcune delle quali introdotte al Senato rispetto alla normativa vigente dal 26 febbraio scorso.
Ablazione per equivalente. Misure ablatorie più severe, dunque, scattano per la truffa a danno dello Stato o di un altro ente pubblico oppure dell’Unione europea. Idem in caso di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Entrambi i delitti prevedono artifici e raggiri per indurre qualcuno in errore e procurare un ingiusto profitto a sé o ad altri. La confisca allargata consente di colpire denaro, beni o altre utilità di cui il condannato non può giustificare la provenienza e di cui risulta essere titolare oppure avere la disponibilità a qualsiasi titolo, anche per interposta persona fisica o giuridica. Il tutto, beninteso, quando il valore è sproporzionato al reddito prodotto o all’attività economica svolta. Il provvedimento può essere disposto anche per equivalente, confiscando beni o denaro di provenienza legittima ma di valore equipollente all’illecito. E ciò in caso sia di condanna sia di patteggiamento della pena. Ai fini della tutela degli interessi finanziari dell’Unione europea la modifica si è resa necessaria in base all’articolo 10 della direttiva Ue 2017/1371.
Deviazioni sanzionate. Con la modifica all’articolo 316 bis Cp la norma incriminatrice è estesa alle distrazioni di mutui agevolati e alle altre erogazioni pubbliche, comunque denominate, mentre finora l’applicazione era limitata a contributi, sovvenzioni e finanziamenti pubblici. Il testo della disposizione, dunque, riprende il campo d’applicazione e la formulazione dell’articolo 640 bis Cp che persegue la truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. E viene anch’esso ritoccato in modo da estenderne l’applicazione alle sovvenzioni pubbliche. Resta invariata da sei mesi a quattro anni la pena prevista per la malversazione di erogazioni pubbliche. Ma eliminando il riferimento alle finalità di pubblico interesse si punta a sanzionare qualsiasi deviazione dagli obiettivi per i quali le risorse sono state assegnate.
Video: Slitta il decreto “taglia prezzi” (Mediaset)
Carte false. Tempi duri anche per i malintenzionati degli ecoincentivi. Rischia la reclusione da due a cinque anni e con la multa da 50 mila a 100 mila euro il tecnico abilitato che espone informazioni false nelle asseverazioni del Superbonus. E ciò sia sui requisiti del progetto sia sull’effettiva realizzazione dell’intervento. Altrettanto vale se il professionista mente nell’attestare la congruità delle spese: nel mirino del legislatore entrano i prezzi nelle ipotesi di cessione del credito o sconto in fattura dei bonus edilizi. È perseguita anche l’omissione di notizie rilevanti. La pena aumenta se il fatto risulta commesso al fine di conseguire un ingiusto profitto per sé o per altri. È introdotto, poi, un nuovo massimale per le polizze assicurative che gli specialisti sono tenuti a sottoscrivere per ogni intervento nella loro attività di attestazione o asseverazione.
Smart Tar. Altra novità introdotta al Senato sono gli incentivi per smaltire l’arretrato nella giustizia amministrativa: la norma interviene sulle norme di attuazione del codice del processo amministrativo offrendo un contributo economico al personale dei Tar e del Consiglio di Stato che concorre al raggiungimento degli obiettivi previsti dal Pnrr, il piano nazionale di ripresa e resilienza anti Covid finanziato dall’Unione europea. Le misure straordinarie sono adottate in favore del personale che partecipa ai progetti di abbattimento del contenzioso, esclusi coloro che sono stati assunti proprio grazie al Pnrr. E il raggiungimento dell’obiettivo di riduzione dell’arretrato deve essere valutato in base ai parametri stabiliti dal segretario generale della Giustizia amministrativa all’inizio di ogni anno. Incentivi disposti con decreto del presidente del Consiglio di Stato e finanziati con le risorse disponibili a bilancio.
Il testo del decreto su www.italiaoggi.it/documenti-italiaoggi
Source: msn.com
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