Il progetto, gestito da CARI Costruzioni, grazie al supporto di UniCredit, prevede un miglioramento sismico ed energetico, utilizzando i vantaggi dell’Ecobonus
Il 28 febbraio 2022 hanno preso il via i lavori di consolidamento del palazzo nel quartiere romano Flaminio, Lungotevere 70, che nel 2016 aveva subito il crollo di 3 interi piani.
In questi sei anni dal crollo, l’edificio è stato liberato dalle macerie e messo in sicurezza, garantendo la possibilità agli occupanti di tornare negli appartamenti non danneggiati. I lavori sono stati affidati alla società CARI Costruzioni, e dovrebbero terminare entro la fine del 2023.
Un progetto che prevede un consolidamento strutturale e un miglioramento sismico ed energetico, iniziato in questi giorni con l’allestimento dei cantieri nella delicata zona della città, dove verrà installata una gru e i ponteggi per la messa in sicurezza. L’edificio, infatti, si trova in un’area di Roma ricca di abitazioni, uffici e nei pressi di luoghi storici e culturali capitolini.
L’opera, molto attesa tanto dai condòmini del palazzo, quanto dai residenti, consentirà, inoltre, di migliorare l’efficienza dell’edificio, innalzandone la classe energetica, e verrà realizzata utilizzando gli incentivi dell’Ecobonus stanziati dal Governo, grazie al supporto di UniCedit, partner bancario di CARI. L’istituto ha sostenuto l’iniziativa concedendo un finanziamento specifico di 9,5 milioni di euro, e si è impegnato ad acquistare il relativo credito d’imposta, fino alla concorrenza di 17,5 milioni di euro.
La maggior parte degli appartamenti del palazzo sono attualmente abitati, e ci sono anche diverse attività commerciali, come il Teatro Olimpico. Questo ha comportato molte difficoltà a livello progettuale, ed obbligherà l’impresa ad avere ulteriori attenzioni durante l’esecuzione dei lavori.
L’intervento punta innanzitutto ad intervenire sugli scompensi alle strutture, che necessitano di un rinforzo sin dalle fondamenta. Per individuare le criticità, è stata condotta un’accurata indagine strutturale, per delineare una rimodellazione dell’intero edificio, andando ad agire sulle strutture più sollecitate, permettendo così un impatto più contenuto delle lavorazioni, consentendo all’edificio di tornare pienamente funzionale.
L’intervento strutturale costituirà un rinforzo delle strutture esistenti, utilizzando fibra di carbonio, mentre per la ricostruzione saranno usate strutture leggere in acciaio e calcestruzzo. Per quanto concerne la centrale termica e l’efficentamento energetico, saranno installate caldaie del tipo ibrido, trattando l’involucro esterno con la tecnica dell’insufflaggio eseguito con poliuretano espanso, gli infissi saranno in pvc ad alto isolamento, e saranno installati pannelli fotovoltaici in copertura. Tutti i materiali rispettano le norme CAM.
“È stato fatto un lavoro enorme, la fase di rilievo e progettazione e durata più di un anno, le continue modifiche alla norma non hanno aiutato, ma alla fine la soddisfazione è tanta. – Commenta Dionisio Graziosi, Project Manager di CARI – Adesso comincia la seconda scalata, sarà complicato ma sappiamo che c’è il comune interesse a procedere più speditamente possibile. Abbiamo un team altamente qualificato che opera in sinergia. Sappiamo che le procedure sono molto complicate, forse anche più dei lavori, ma le professionalità coinvolte garantiscono un sicuro risultato. I condomini sono stati molto collaborativi, come anche le attività commerciali, sarà nostro impegno recare meno disagio possibile e ridare a tutti l’edificio ricostruito e ammodernato, ridando anche lustro ad una zona della città fortemente segnata da quanto accaduto sei anni fa”.
“Per noi è stato un grande stimolo raccogliere e ripagare la fiducia che i condomini e l’amministratore hanno riposto nella nostra organizzazione. – Aggiunge l’architetto Camilla Rubei, Amministratore di CARI – Abbiamo fatto un grande investimento, e ad oggi l’apertura del cantiere è il primo passo per ripagare il grande impegno profuso. Siamo consapevoli del fatto che ci sia ancora tanto da fare, e la nostra azienda ce la metterà tutta per essere all’altezza dell’impegno e concludere l’opera nei tempi prefissati”.
“UniCredit – ha dichiarato Roberto Fiorini, Responsabile per Il Centro Italia di UniCredit – ha messo tempestivamente a disposizione dei propri clienti servizi dedicati e prodotti finanziari per usufruire in modo rapido e conveniente delle misure contenute nel Decreto Rilancio. Questo, insieme a una massiccia azione di formazione della rete commerciale e di informazione di tutti i soggetti, privati, imprese e liberi professionisti, potenzialmente interessati al tema del Superbonus 110%, ha permesso alla banca di essere immediatamente operativa e di consentire ai suoi clienti di avviare in tempi stretti i lavori di riqualificazione ed efficientamento energetico del proprio patrimonio immobiliare. Nell’ambito del Superbonus 110, la proposta di acquisto dei crediti fiscali da parte di UniCredit è diversificata in relazione al soggetto cedente. Negli scorsi mesi sono stati inaugurati, grazie a un nostro intervento creditizio, diversi cantieri nel Lazio. Oggi siamo particolarmente soddisfatti di supportare questo particolare intervento che consente di sanare per la città una situazione che si protrae da tempo con conseguenti disagi per gli abitanti del condominio interessato ma anche per il teatro Olimpico che ha sede alla base dell’edificio”.
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