Alfonso Andria, già presidente della Provincia di Salerno, europarlamentare e senatore lascia il PD di cui è stato fondatore.
Andria ha inviato una nota al Segretario provinciale PD Salerno Enzo Luciano, al Segretario Nazionale del PD Enrico Letta, al Commissario regionale Francesco Boccia, al presidente dell’Assemblea provinciale Federico Fortino e al Segretario del Circolo “Angelo Vassallo” Salerno Vito Araneo dove spiega le motivazioni che hanno portato a questa scelta e alla consegna della tessera di iscritto.
“Partecipai da deputato europeo alla costituzione del PDE e nel 2007 alla fondazione del PD, fin da subito credendo nella novità per l’Italia di quel ‘progetto etico e politico’ come testualmente è scritto nel ‘Manifesto dei valori – si legge – In epoca più recente sul piano nazionale e soprattutto nel contesto locale salernitano, lo spirito fondativo è stato, a mio giudizio, svilito e poi tradito. Ho sostenuto le varie candidature PD dei vertici di Regione Campania, Provincia e Comune di Salerno. Pur avendo fatto militanza con passione e assiduità (peraltro negli ultimi 10 anni in assenza di qualsivoglia ruolo elettivo istituzionale o politico), da tempo non sono più a mio agio. Il ripiegamento del partito a Salerno e nella sua vastissima provincia entro logiche padronali, il ricorso continuo a metodi assolutamente opposti ai principi ispiratori del PD pur di affermare un’egemonia, spesso basata sull’esercizio muscolare, di fatto ne mortificano la funzione e la natura, fino a contraddire la sua stessa denominazione”.
Secondo l’ex europarlamentare, l’individuazione delle candidature alle imminenti Elezioni per il rinnovo del Parlamento “rendono l’idea non di un partito politico ma di un edificio dalle porte girevoli del quale servirsi a seconda delle convenienze”.
Alfonso Andria ha giocato sempre un ruolo di primo piano nel Partito Democratico; infatti nel 2007 viene nominato Responsabile nazionale all’Agricoltura nella Segreteria nazionale del PD di Walter Veltroni e dopo la sconfitta del partito alle elezioni politiche del 2008, dov’è stato eletto al Senato della Repubblica tra le liste del PD nella circoscrizione Campania, viene nominato da Veltroni Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali nel suo Governo ombra del Partito Democratico, ruolo che ricopre dal 9 maggio 2008 al 21 febbraio 2009.
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