PONSACCO. La casa di riposo Giampieri a Ponsacco, è una delle prime ad aver ottenuto il bonus del 110% per interventi ristrutturali, ricevendo la somma di 100mila euro.
«Da alcuni anni abbiamo deciso di ristrutturare l’immobile, soprattutto la parte sismica e architettonica per dare comfort e sicurezza ai nostri ospiti», racconta il direttore Piero Iafrate. Il progetto per i lavori di ristrutturazione era già stato pianificato prima dell’emergenza Covid e naturalmente prima delle detrazioni fiscali del Superbonus, perché «erano interventi necessari». È stata quindi presentata la domanda per accedere al Sismabonus e il 25 aprile «avevamo già riscosso la somma». Il Superbonus 110%, infatti, è un’agevolazione prevista dal decreto Rilancio, attuato dal governo per incentivare e rilanciare l’economia. Si distingue in Sismabonus, ovvero ristrutturazioni strutturali di adeguamento sismico, e in Ecobonus che prevede la riqualificazione energetica degli edifici. Il requisito indispensabile è che l’edificio deve così ottenere un miglioramento energetico di almeno due classi. «Per l’intera ristrutturazione ci vorranno 350mila euro e vorremmo beneficiare quindi anche dell’Ecobonus: questi 100mila euro che ci sono arrivati li investiremo per i lavori dei pannelli solari, del cambio della caldaia, le pompe di calore e i pannelli fotovoltaici», aggiunge Iafrate. La fine dei lavori sarà a breve, mentre per quanto riguarda l’adeguamento energetico si parla di fine giugno 2022. «È motivo di grande orgoglio per noi aver ricevuto questa somma». I lavori sono stati progettati e coordinati dall’ingegner David Fiori e il suo team dello studio tecnico di ingegneria e geologia InG Solution. «L’accesso al bonus è sottoposto a regole precise e a una complicata burocrazia. Ma siamo andati avanti e abbiamo dimostrato che c’erano i presupposti per avere diritto alla detrazione fiscale anche nella struttura onlus», dice l’ingegner Fiori. Il presidente Lido Sartini spiega che «la struttura è sempre molto attenta al rapporto tra ospiti e familiari, e soprattutto ai comfort dei nostri ospiti». La casa di riposo, ricordiamo, ha 58 ospiti ed è una delle poche che è sempre rimasta Covid free. «In futuro abbiamo intenzione di lavorare anche sugli spazi interni per rendere la struttura sempre più aperta», conclude Sartini. —
Giulia Zamponi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.
