“L’elettrico è l’investimento di cui non ci pentiremo“, il messaggio del ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini durante un’intervista rilasciata nel corso degli Electric Days è chiaro. “Le altre tecnologie potranno essere utilizzate nei settori non elettrificabili. Abbiamo escluso le imprese dagli incentivi auto in quanto le imprese già oggi acquistano veicoli ibridi ed elettrici, per seguire politiche di sostenibilità e quindi non necessitavano di sostegni”, ha poi aggiunto.
Ospite da remoto dell’evento phygital promosso da Motor1.com e InsideEVs.it al MAXXI a Roma, il ministro ha evidenziato come “L’economia italiana continua a crescere, nonostante le difficoltà. Il Governo sta lavorando per rafforzare l’autonomia del nostro Paese sul fronte delle forniture del gas”.
LA GUERRA, LA CRISI E L’INFLAZIONE
Proseguendo sul tema della crisi energetica, aggravata dal conflitto russo-ucraino, Giovannini ha chiarito: “La Guerra è arrivata nel momento in cui l’Italia è impegnata nel mettere a terra il PNRR e questo aumento dei prezzi e l’indisponibilità delle materie prime mettono a dura prova il sistema produttivo, su tutti il settore delle costruzione, elemento chiave per l’attuazione del Piano – aggiunge per il ministro – Non va rallentato il percorso avviato che ci renderà meno dipendenti dagli altri Paesi e adeguerà le nostre infrastrutture rendendo il Paese più resiliente a eventuali futuri shock.”.
IL POST PANDEMIA E LA MOBILITÀ CHE EVOLVE
“Oggi, complice anche l’allentamento delle misure restrittive, è evidente la forte accelerazione nell’uso dei mezzi pubblici, anche a causa del rincaro dei carburanti”. Ci si collega così al tema della mobilità locale: “Oggi stanno partendo investimenti in tecnologie digitali per rendere il trasporto locale più efficace e sostenibile. Negli ultimi due mesi le attività di sharing mobility hanno subito un balzo in avanti del 30% rispetto allo scorso anno. Queste forme di mobilità vanno estese anche a città di medie dimensioni. Soprattutto in una fase come quella attuale in cui anche la diffusione dello smart working sta ridefinendo i consumi di mobilità”.
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E POI VENNE L’ELETTRICO
Giovannini si è poi soffermato sul tema elettrificazione: “Oggi è tempo di scelte. La via maestra è l’elettrico, è un investimento di cui non ci pentiremo, anche per le moto e i veicoli commerciali leggeri. L’idrogeno e i biocombustibili possono essere utilizzati in settori del mondo dei trasporti in cui l’alternativa elettrica non è perseguibile“.
Ovviamente, non si può parlare di elettrificazione del parco auto circolante senza parlare di ricarica: “Vanno fatte evolvere le infrastrutture, stradali e condominiali, di ricarica. Senza questo passaggio si rischia di vanificare lo sforzo effettuato con gli incentivi. Stiamo lavorando per rafforzare e accelerare il sistema di ricarica (anche per i veicoli pesanti) sulle nostre autostrade. Per questo abbiamo incontrato i concessionari della rete, con cui abbiamo anche definito una strategia per evitare i cantieri nei mesi estivi”.
Gli incentivi sull’usato
Il focus si è poi spostato sugli incentivi: “Per raggiungere le fasce di popolazione che oggi non riescono ad accedere, per questioni economiche, alle nuove vetture elettriche dobbiamo sostenere anche il futuro mercato dell’usato degli e-vehicles che potranno essere alla portata di tutti.
LE FLOTTE ESCLUSE
Il ministro Giovannini ha anche risposto ai molti dubbi espressi sul tema dell’esclusione delle flotte aziendali dall’accesso all’ecobonus: “Abbiamo escluso le imprese dagli incentivi in quanto queste già stanno andando in quella direzione, per seguire politiche di sostenibilità. Abbiamo quindi evitato di incentivare acquisti che le imprese avrebbero già effettuato”.
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