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La svolta elettrica ha segnato il passo nei primi mesi del 2022 (-14,9% da gennaio a marzo) a causa del ritardato rinnovo degli incentivi, il vero motore della crescita di questo comparto. Ma con il rifinanziamento dell’ecobonus (manca solo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale), i veicoli elettrici sono destinati a decollare. Un comparto che include anche i quadricicli elettrici, o minicar, un fenomeno sempre più diffuso perché rappresentano una soluzione pratica e decisamente meno onerosa per la mobilità urbana. I modelli più gettonati sono la Renault Twizy, apparsa nel 2011, e ancora in auge nelle grandi città, il Birò dell’italiana Estrima, e la nuova Ami, targata Citroen, di cui è stata recentemente svelata la versione «buggy». La caratteristica comune è la possibilità di poter essere guidati a partire da 14 anni con il patentino richiesto per i ciclomotori. Sono l’ideale in città, grazie alle loro dimensioni estremamente ridotte che riducono però all’essenziale l’abitabilità. Possono inoltre circolare nelle Ztl, parcheggiare negli spazi riservati alle due ruote a motore, si ricaricano velocemente e hanno costi fiscali e assicurativi di gran lunga inferiori alle automobili. Ovviamente non possono circolare in autostrada…
29 aprile 2022 | 16:25
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