Ance Liguria aveva lanciato l’allarme per il clima di incertezza sul futuro del bonus 110%, che in Liguria ha portato all’apertura di 1.970 cantieri per un totale di oltre 338 milioni di lavori che saranno portati in detrazione.
Quelle che erano incertezze ora si scontrano con il dato comunicato da Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), ovvero che sui 33,3 miliardi di euro stanziati per finanziare l’ecobonus ne sono stati già prenotati 33,7.
Quindi il plafond di fondi stanziati dal Governo per finanziare la misura nel 2022 è stato già superato di 400 milioni di euro, pertanto sono a rischio i lavori già in corso e, ancor di più, i cantieri che dovrebbero partire nella seconda metà dell’anno.
L’associazione degli edili liguri aveva dichiarato, prima di questa notizia, che: “Il clima di incertezza, alimentato inizialmente a livello politico, sta già sfociando nei fatti in un’erosione costante di questo provvedimento. Istituti di credito, big companies italiane si stanno già rifiutando di scontare gli investimenti, non acquistano i crediti di imposta e generano un clima globale di incertezza”.
La mancanza di coperture rischia ora di bloccare l’operatività del sostegno alle ristrutturazioni. Un problema di difficile soluzione per il Governo che, da una parte, si è impegnato a prolungare questa misura di sostegno fino al 2023 ma, dall’altro, ha ora necessità di trovare risorse per finanziare il bonus.
Il ministro dell’economia Franco e il ministro dello sviluppo economico Giorgetti hanno escluso il ricorso ad un nuovo scostamento di bilancio, ovvero un ulteriore incremento del debito pubblico, per trovare le risorse necessarie a coprire i costi del bonus 110%. L’idea è quella di ricorrere a fondi europei per coprire i costi, ma al momento non ci sono misure idonee previste da Bruxelles.
Il settore delle costruzioni e delle ristrutturazioni è in fibrillazione, il rischio è che i condomini e i proprietari di immobili si trovino nella situazione di doversi fare carico dei costi per ultimare i cantieri già aperti. Mentre non ci sono certezze sui cantieri che devono ancora partire.
Il presidente di Ance Liguria, Emanuele Ferraloro, il 10 giugno 2022 aveva commentato così le incertezze sulla misura: “Erodono la fiducia sul futuro del bonus, creando le premesse per un vero e proprio collasso sistemico, con conseguenze non solo sul settore edile, ma su tutta l’economia italiana, con un danno occupazionale incalcolabile”.
La notizia sull’esaurimento delle risorse destinate a coprire i costi di questa misura rischia ora di travolgere il settore delle costruzioni, con il rischio del blocco di molti dei cantieri attualmente operativi sul territorio ligure e italiano.
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