“Il problema alla base è stato il proliferare di nuove aziende, ben 12 mila, che si sono iscritte con il codice Ateco delle costruzioni nelle Camere di commercio ma che non hanno nulla a che fare con le imprese del nostro settore e sono semplicemente un effetto della bolla speculativa che purtroppo si è creata attorno a questo provvedimento, che pure riteniamo assolutamente fondamentale” continua Piazza.
“Occorre intervenire con tempestività: da un lato il Consiglio dei ministri deve, nella prossima riunione, dare il via libero alla quarta cessione del credito, quella tra la banca e il cliente; dall’altro occorre che la Cassa Depositi e Prestiti e le Poste aprano nuovamente all’acquisto dei credito. Ma soprattutto è fondamentale che si studino nuovi meccanismi per favorire e premiare le aziende più affidabili e qualificate, ponendo un freno a quanti si sono improvvisati vedendo nel Superbonus una facile opportunità speculativa”.
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Source: merateonline.it
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