Contro il caro bollette si “schierano” anche i collettori solari, un’ottima tecnologia basata su fonti di energia rinnovabile per produrre acqua sanitaria. Hanno dei costi di acquisto e installazione ma si può usufruire della detrazione IRPEF al 65%, come prevede la Legge di Bilancio 2022
Contro il caro bollette anche i collettori solari fanno la loro parte e anche per questi è possibile usufruire della detrazione IRPEF del 65%. Lo stabilisce la Legge di Bilancio 2022 del Governo Draghi.
Cosa sono i collettori solari
Il termine “collettore solare” indica un pannello solare termico, ovvero un dispositivo che converte l’energia solare in termica, convertendo le radiazioni della nostra stella trasferendola in un accumulatore, per un utilizzo successivo.
Vengono usati per produrre acqua sanitaria utile al riscaldamento o al raffrescamento della nostra casa e rappresentano un’ottima tecnologia basata su fonti di energia rinnovabile per ridurre il consumo di fonti di energia fossile.
Quanto costano i collettori solari
Come tutte le tecnologie basate sui pannelli solari, anche i collettori solari hanno un costo significativo iniziale. Facendo un giro in rete si verifica facilmente che di per sé acquistare i pannelli implica spendere circa 1500-2000 euro a cui bisogna aggiungere i costi per l’installazione.
Ma è possibile usufruire della detrazione fiscale IRPEF al 65% in 10 anni, come si legge sul sito del ministero dell’Economia e delle Finanze. La Legge di Bilancio 2022 ha prorogato al 31 dicembre 2024 le detrazioni fiscali per gli interventi di efficientamento energetico e di ristrutturazione edilizia e tra questi rientra anche l’acquisto e l’installazione di pannelli solari termici.
Vengono inoltre prorogate al 31 dicembre 2024 le detrazioni fiscali per gli interventi di efficientamento energetico e di ristrutturazione edilizia, per il sismabonus ordinario e il bonus 50% per l’acquisto e la posa in opera di impianti di climatizzazione invernale. Il bonus mobili, ovvero la detrazione del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore ad A+ destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione, viene prorogato fino al 31 dicembre 2024, con 10.000 euro di spesa massima complessiva per il 2022, e di 5.000 euro per il 2023 e 2024
La richiesta dovrà essere presentata entro 90 giorni dalla fine dei lavori, corredata sicuramente di relazione del tecnico comprovante i requisiti, fattura di tutte le spese sostenute e naturalmente tutti i dati del richiedente.
A questo si aggiunge la proroga per tutto il 2022 per l’agevolazione per gli interventi di recupero e restauro della facciata di edifici esistenti a cui si applica una detrazione del 60% e la conferma fino al 2024 del bonus verde.
Fonte: Ministero dell’Economia e delle Finanze
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