Il Superbonus ci ha messo un po’ di tempo per entrare a regime, ma oltre a dare nuovo lavoro, ha avuto anche il merito di far emergere situazioni illecite. Perché lo sconto può chiederlo soltanto chi ha le carte in regola, pena la perdita di ogni agevolazione. Il problema è che mentre altrove l’abusivismo edilizio è ben presente, da noi quasi sempre si tratta di questioni di poco conto trattate però nello stesso modo dal punto di vista burocratico. Ciò ha comportato per i professionisti un carico di lavoro tanto repentino quanto difficile da affrontare. Lucio Barbiero, presidente del Collegio dei geometri di Udine, conferma che il lavoro in questo momento davvero non manca ed anzi si lamenta una certa carenza di geometri. “C’è molto interesse – sottolinea Barbiero – a utilizzare i bonus messi a disposizione e non parlo soltanto del 110%, che pure sta calamitando l’attenzione. Chi deve asseverare le pratiche sta scontrandosi però con parecchi problemi causati dai rallentamenti legati alla conformità edilizia. Da molti anni ribadiamo la necessità di mettere a posto i documenti. Queste agevolazioni fiscali hanno il merito di far emergere le situazioni fuorilegge, ma da noi si tratta in genere di difformità non sostanziali su edifici di una certa età. La Regione ha permesso di superare l’ostacolo. Poi sono arrivati l’aumento delle materie prime e le difficoltà nel reperire le maestranze. Siamo preoccupati a causa della dilatazione dei tempi. Raccomandiamo di fare attenzione perché anno tiamo anche un certo aumento dei costi finanziari”.
L’IMPORTANZA DEL PROGETTO – “Serve un progetto serio, pena sgradite sorprese: a volte è meglio demolire e ricostruire da capo. In questo caso, fatto salvo edifici di pregio, otteniamo di mettere tutto a norma, anche dal punto di vista antisismico e con costi a volte minori”. Situazione simile anche nel Friuli occidentale, come spiega Angelo Franco Bortolus, presidente del collegio dei geometri di Pordenone: “Pochi i casi di ricostruzione e messa a sicurezza antisismica, mentre la maggior parte degli interventi riguardano la riqualificazione energetica. Anche nel Friuli occidentale i Comuni sono ingolfati dalle pratiche e i tempi si stanno dilatando. L’ostacolo è stato superato anche grazie al decreto semplificazione che non impone più la piena conformità come requisito essenziale per evitare la decadenza dei benefici. Ciò nonostante le pratiche necessarie richiedono tempi lunghi e la proroga è quanto meno opportuna”.
PREZZI ALLE STELLE – “C’è poi il problema del rincaro dei materiali. Ho registrato un aumento del 30% persino per il legname che arriva in gran parte dall’Austria. Pensavo che dopo la tempesta Vaia avremmo avuto legname in quantità, mentre pare che tutto sia stato comprato dagli austriaci; dato che gestiscono molti mercati e la richiesta è molto alta, finiamo per pagare a carissimo prezzo il legno prodotto dai nostri boschi. Prezzi alle stelle anche per acciaio e alluminio e pure per gli isolanti, perché è incorso un vero e proprio accaparramento. Guarda caso, si tratta dei materiali collegati al Superbonus. Siamo insomma tra l’incudine dei lavori da eseguire entro determinati termini e il martello del cliente che ci chiede cosa stiamo facendo. Paradossalmente siamo in crisi perché c’è la ripresa. Sembra una battuta, ma è la realtà”.
In crescita cessioni di credito e finanziamenti
L e banche si stanno dando da fare. Lo conferma Edi Querin, responsabile del mercato imprese di Banca Ter e del progetto Ecobonus: “Dopo una prima fase caratterizzata da grande curiosità, ma scarsa conoscenza dello strumento da parte dei clienti, quanti pensavano di effettuare i lavori subito e a gratis hanno lasciato perdere. Ci siamo attrezzati rapidamente: fin dall’inizio abbiamo raccomandato ai clienti di affidarsi a professionisti per lo studio di prefattibilità e mettendo a disposizione anche nostri interlocutori convenzionati. Ovviamente i consulenti non lavorano gratis e chiedono un acconto: anche questo fatto ha portato a una scrematura degli interessati. Le pratiche per il Superbonus sono cominciate da inizio anno e i lavori stanno andando avanti. Dunque registriamo anche cessioni di credito, in particolare sul versante dell’Ecobonus”. “Quanto alle difficoltà, l’impatto maggiore – conferma Querin – è quello burocratico. Sono richiesti molti documenti, ma abbiamo previsto una lista di controllo della documentazione e la collaborazione con i professionisti garantisce una certa velocità. La cessione di credito può costare all’incirca il 20% se si tratta di credito ordinario decennale. Se invece si tratta di cessione del Superbonus il costo scende al 10 per cento. Poi ovviamente c’è il discorso dell’interesse sul prefinanziamento che dipende dalla durata e dalla tipologia e oscilla tra il 4 e il 6 per cento. Nel caso della nostre 40 filiali, distribuiti in tutta la regione, sono in lavorazione circa 200 pratiche per un totale di circa 12 milioni di euro con un importo medio di 60mila euro”. Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.