Se nei primi otto mesi del 2021 complessivamente la produzione dell’industria automotive nel nostro Paese registra numeri in aumento, nel mese di agosto riporta invece segno negativo.
Secondo i dati preliminari di Anfia, la produzione domestica di autovetture risulta in calo del 65,5% nel mese di agosto, ma in crescita del 38,8% nei primi otto mesi del 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020. A confronto con il 2019, le autovetture prodotte risultano in calo del 35,6% ad agosto e del 22,1% nel cumulato 2021.
Guardando ai singoli comparti produttivi del settore, l’indice della fabbricazione di autoveicoli registra una flessione del 37,4% ad agosto 2021 e un incremento del 42,9% nei primi otto mesi del 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020; quello della fabbricazione di carrozzerie per autoveicoli, rimorchi e semirimorchi aumenta dell’8,8% nel mese e del 32,9% nel cumulato, e quello della fabbricazione di parti e accessori per autoveicoli e loro motori3 cresce del 28,6% ad agosto e del 49,3% nel periodo gennaio-agosto 2021.
Anfia: sulla contrazione della produzione pesano l’esaurimento dell’Ecobonus e crisi dei semiconduttori
“Il trend di crescita della produzione automotive italiana iniziato a marzo 2021 si interrompe ad agosto, quando l’indice segna una variazione tendenziale negativa dell’1,8% rispetto ad agosto 2020, che aveva chiuso in calo a doppia cifra (-14,4%) – sottolinea Gianmarco Giorda, direttore di Anfia –. Per il secondo mese consecutivo, l’indice della fabbricazione di autoveicoli registra una flessione tendenziale, ad agosto del 37,4%, quindi decisamente più pesante rispetto a quella di luglio (-7,4%). Sulla contrazione dell’ottavo mese dell’anno, oltre al fattore stagionale caratteristico dei mesi estivi, ha influito l’esaurirsi delle risorse del fondo Ecobonus per l’acquisto di autovetture con emissioni da 0 a 60 g/km di CO2, e quindi anche l’effetto ‘attesa’ per i nuovi incentivi, visto che entrambi hanno pesato negativamente sulla domanda. Continua a incidere anche la crisi dei semiconduttori, ancora lontana da una normalizzazione delle forniture, responsabile di rallentamenti e blocchi nella produzione e ritardi nelle consegne delle nuove auto”.
A gennaio-giugno 2021 (ultimo dato disponibile), l’export di autoveicoli (autovetture e veicoli industriali nuovi) dall’Italia vale 8,62 miliardi di euro, mentre l’import vale 13,95 miliardi. La Germania rappresenta, in valore, il primo Paese di destinazione dell’export di autoveicoli dall’Italia, con una quota del 16,2%, seguita da Francia (15,8%) e Stati Uniti (14,5%).
Nello stesso periodo, l’export della componentistica automotive vale 11,45 miliardi di euro, con un saldo positivo di 3,06 miliardi di Euro.
Il fatturato del settore automotive nel suo complesso, invece, presenta una variazione negativa dell’1,3% a luglio (ultimo dato disponibile), con una componente interna in crescita dello 0,8% (-4,1% la componente estera). Nel cumulato gennaio-luglio 2021, il fatturato aumenta del 49,3% (+62,6% il fatturato interno e +33,5% quello estero).
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