(di Mila Onder) (ANSA) – ROMA, 07 LUG – La partita sul Superbonus non è
ancora chiusa. Appena incassata la fiducia sul decreto aiuti,
che prevede un allargamento delle cessioni dei crediti rimasti
incagliati, il fronte si sposta ora sulla responsabilità del
cessionario, ovvero di chi si vede ceduto il credito ed è oggi
tenuto ad un attento controllo anti-truffe. Con emendamenti
bipartisan al decreto sulle semplificazioni fiscali Pd, Lega, FI
e FdI hanno proposto nuove norme per ‘alleggerire’ il peso di
verifica che ricade su chi accetta la cessione, praticamente su
banche e assicurazioni. Ma – a sorpresa – tutte le proposte sono
state bocciate, non passando la tagliola della ammissibilità.
Fino a domani i gruppi avranno tempo per presentare i ricorsi
e fare in modo che gli emendamenti vengano comunque esaminati e
votati in Commissione, aumentando il pressing sul governo.
Qualsiasi ne sia l’esito, il tema in ogni caso rimane. Anche i
Cinquestelle lo considerano infatti prioritario. La scelta di
non presentare proposte per modificare il decreto fiscale nel
suo iter parlamentare, a differenza degli altri gruppi, è stata
voluta, sottolineano i deputati 5S nelle commissioni Bilancio,
Finanze, Ambiente e Attività produttive, “perché non possiamo
permettere che si allunghino ancora i tempi. Dev’essere ora
l’esecutivo a intervenire immediatamente con un provvedimento
d’urgenza, come richiesto dal presidente Giuseppe Conte al
presidente del Consiglio”. Il Movimento rincara la dose: “non
risolvere subito questo problema significa assumersi la grave
responsabilità di mandare gambe all’aria un intero comparto e
centinaia di migliaia di famiglie”.
Il tema della responsabilità in solido era stato sollevato
dall’Abi dopo la circolare emanata dall’Agenzia delle Entrate in
cui è stata richiesta alle banche la massima attenzione
(‘diligenza’ in gergo normativo) nel verificare i requisiti
della cessione, per evitare di figurare come responsabili in
solido degli illeciti ai danni del fisco. Una mossa interpretata
come l’ennesima stretta con impatto negativo sulla tempistica e
la complessità delle pratiche. Da qui gli emendamenti presentati
da maggioranza e opposizione: da Forza Italia è arrivata la
richiesta esplicita affinché la responsabilità solidale non si
applichi a banche, intermediari finanziari e assicurazioni.
Mentre, con emendamenti praticamente uguali, FdI, Lega e Pd
hanno puntato a sanare eventuali ‘errori’ nelle comunicazioni di
sconto in fattura o cessioni del credito con nuove modalità di
annullamento. Per ora l’esito è un nulla di fatto, ma non è
detto che la battaglia sia chiusa.
Niente da fare peraltro anche per un’altra norma che
ricalcava quella inserita nel dl Aiuti per Venezia. Il Pd ha
proposto che tutti i Comuni possano ridurre la diffusione
massiccia degli affitti brevi a favore di quelli di lunga
durata. Ma il verdetto sulle inammissibilità ha colpito anche in
questo caso. (ANSA).
Source: ansa.it
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