Valutare la legittimità o meno di un ordine di demolizione può
dipendere anche dalla datazione di un manufatto e delle successive
opere di ristrutturazione, considerato che la normativa
applicabile al caso in esame può portare a diverse
conclusioni.
Non a caso quindi il Consiglio di Stato
con la sentenza del 9
maggio 2024, n. 4191, ha accolto in parte l’appello
contro un ordine di demolizione, soltanto dopo aver chiarito che la
questione riguardava un immobile ante ’67 sul quale non era stata
operata alcuna variazione di destinazione d’uso, differentemente da
quanto affermato dal Comune.
Cambio di destinazione d’uso e abusi su immobile ante ’67: la
sentenza del Consiglio di Stato
La questione è nata a seguito dell’ingiunzione a demolire di
alcune opere edilizie realizzate sia all’interno di un fabbricato
che sull’area esterna, e che avevano comportato:
- la modifica di destinazione a uso abitativo anziché ad
attività produttiva; - la realizzazione di un solaio interno tra piano terra e primo
piano; - la diversa distribuzione
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