Nell’esecuzione dei contratti aventi ad oggetto beni
culturali, la consorziata esecutrice al 100% dei
lavori deve essere in possesso del requisito
richiesto per l’esecuzione, restando irrilevante la
circostanza che il concorrente sia un consorzio stabile o un
consorzio di cooperative.
Questo perché trattandosi di beni culturali, trova applicazione
la relativa disciplina di settore, dettata dagli
artt. 132-134 e dall’All. II. 18 del d.Lgs. n. 36/2023
(Codice dei Contratti Pubblici), derogatoria
rispetto ai principî generali in ordine alla qualificazione degli
operatori economici, in quanto diretta a garantire che soltanto
l’operatore dotato di una qualificazione
specialistica esegua i lavori relativi a tali beni, in
modo da assicurarne la loro effettiva e adeguata
tutela.
Appalti di lavori su beni culturali: l’esecutrice deve
possedere requisiti in proprio
Sono questi i presupposti su cui il TAR
Toscana, con la sentenza del 4
giugno 2024, n. 682, ha annullato il provvedimento di
aggiudicazione in favore di un consorzio, accogliendo il ricorso
del secondo classificato, nell’ambito di una
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