Opere avviate in ritardo,
continui stop e progetti al palo. L’attività di prevenzione dei
dissesti idrogeologici sembra essere già di suo un disastro,
spingendo ANAC a intervenire per cercare di accelerare i tempi e
garantire che gli stanziamenti siano davvero utilizzati.
Appalti e prevenzione dissesto idrogeologico: ANAC avvia
un’indagine
L’Autorità ha quindi avviato un’indagine conoscitiva
dettagliata, regione per regione, finalizzata a individuare le
cause del blocco dei cantieri e a favorirne il più
in fretta possibile la ripartenza.
Come ha spiegato il presidente dell’ANAC, Giuseppe Busìa,
l’Autorità intende sollecitare le pubbliche amministrazioni
alla tempestiva realizzazione di opere fondamentali, quali quelle
necessarie per evitare emergenze e ridurre i rischi idrogeologici.
Una sorta di vigilanza collaborativa preventiva,
per evitare che i fondi stanziati vengano spesi in ritardo o
sprecati.
L’indagine ha preso avvio dai dati sugli appalti rinvenibili
dalla Banca dati ANAC e da quelli di istituti scientifici
nazionali – in particolare ISPRA – e tenendo in
considerazione quanto rapportato dalla Corte dei Conti in
diverse sue deliberazioni sull’argomento.
Il commento di Federcepicostruzioni ai dati dell’indagine
Lo status quo è
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