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Appalti pubblici: no ad abusi sul principio del risultato

Appalti pubblici: no ad abusi sul principio del risultato

L’applicazione del principio del
risultato
 e del principio della
fiducia
 non può consentire all’Amministrazione di
violare i criteri che rappresentano il sestante delle procedure di
gara, ossia la tutela della concorrenza e
la par condicio competitorum.

Se è vero infatti che l’Amministrazione deve tendere al miglior
risultato possibile, in difesa dell’interesse pubblico, tale
risultato deve essere comunque il più ‘virtuoso’ e viene raggiunto
selezionando gli operatori che dimostrino, fin dalle prime fasi
della gara, diligenza e professionalità, quali
espressione di una affidabilità che su di essi dovrà essere riposta
al momento in cui, una volta aggiudicatari, eseguiranno il servizio
oggetto di affidamento.

Principio del risultato: no a utilizzo indiscriminato nelle
procedure di gara

Pur trattando un caso in vigenza del d.Lgs. n. 50/2016, i “super
principi” del nuovo Codice dei Contratti Pubblici
sono stati tirati in ballo nell’ambito di un contenzioso per
l’aggiudicazione di un servizio di trasporti, oggetto della
sentenza
del Consiglio di Stato del 25 settembre 2024, n.
7798
.

La procedura
…continua a leggere

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