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Appalti, superbonus banda larga e ambiente: i punti chiave del Decreto Semplificazioni – Il Piccolo

TRIESTE Venerdì 28 maggio entra in Consiglio dei ministri il decreto Semplificazioni, contenente la governance del Recovery plan. 

Sono le due colonne portanti che, insieme al piano di reclutamento di tecnici per la Pubblica amministrazione, previsto la prossima settimana, consentiranno di mettere a terra i progetti del Piano nazionale di ripartenza e resilienza.

Mario Draghi vuole accelerare e lo dice chiaramente ai ministri riuniti in mattinata nella cabina di regia a palazzo Chigi, perché «l’accordo con la Commissione europea è di approvare i due decreti entro fine maggio, così da poter accedere al più presto alla prima tranche dei fondi, che andranno spesi entro il 2026. E perché questo avvenga, in Italia, c’è molto da cambiare».

I ministri Andrea Orlando e Roberto Speranza, però, gli chiedono di incontrare i sindacati, per sciogliere gli ultimi nodi: la norma sul massimo ribasso, quella sui subappalti, e il coinvolgimento delle parti sociali nella governance del Recovery plan. Ed ecco i punti chiave del decreto.

Appalti, sale a 139mila euro il limite dei contratti senza gara

Sparisce dalla bozza il riferimento al massimo ribasso e torna la soglia del 40% del subappalto, ossia il tetto dei lavori che chi vince un bando può cedere ad altri. Il governo intende permettere l’appalto integrato, in cui progettazione ed esecuzione delle opere possono essere affidate allo stesso aggiudicatario.
 

C’è l’impegno a ridurre le stazioni appaltanti a un numero molto più basso, migliorando la qualità del processo di investimento.

Le deroghe al Codice di Cantone introdotte la scorsa estate dal governo Conte vengono prorogate al 2023. Sale da 75mila a 139mila euro il limite per i contratti senza gara di servizi e forniture, mentre l’affidamento dei lavori sarà sottoposto a procedura negoziata per gli importi compresi tra i 150 mila e il milione di euro. Per opere oltre il milione verranno consultati almeno dieci operatori.
 

Banda larga, autorizzazioni alla posa della fibra entro 90 giorni

Tempi dimezzati per la posa della banda larga. La bozza spinge i processi amministrativi per le reti di telecomunicazioni e assicura iter più rapidi per estendere la connessione veloce in tutta Italia. Tagliati da sei mesi a 90 giorni i tempi per ottenere le autorizzazioni necessarie.

Arriva la Soprintendenza speciale per le opere del Recovery plan: servirà a velocizzare i permessi, nel rispetto della tutela paesaggistica e archeologica.
 

Si accelerano i tempi per la Via, la valutazione di impatto ambientale, con l’istituzione di una sorta di “supercommissione” tecnica Pnrr-Pniec (Piano energia e clima) con 40 esperti. Rafforzato il meccanismo del silenzio assenso e della perentorietà dei termini entro i quali le amministrazioni devono rispondere, ma non per lo sportello unico per l’edilizia e per le attività produttive. 
 

Pubblica amministrazione, commissari per gli enti locali che frenano le opere

L’accesso ai servizi digitali della pubblica amministrazione sarà più facile per chi non ha dimestichezza con le nuove tecnologie. Grazie a un nuovo sistema sarà più semplice delegare gli obblighi burocratici a un familiare o a un conoscente che possiede lo Spid.

Il governo si prepara a una stretta su enti locali e amministrazioni: chi non sarà in grado di rispettare i tempi dei progetti del Recovery rischia di essere rimpiazzato da commissari “ad acta”.
 

Il primo passo sarà quello di dare 15 giorni di tempo per rimediare ai ritardi: qualora la scadenza non sia rispettata sarà il premier o il ministro competente a far scattare i poteri sostitutivi.
 

Sanzioni ai dirigenti che frenano nel passaggio al digitale. A vigilare l’Agid (l’Agenzia per l’Italia digitale), che dovrà segnalare le violazioni. Previste multe da 10 a 100 mila euro per chi non fornirà dati e documenti richiesti. 
 

Superbonus, sarà esteso anche ad alberghi e pensioni

Il Superbonus al 110% viene esteso agli immobili con classe catastale D/2, ossia alberghi e pensioni. La norma però entra ed esce dalle bozze e sarà esaminata in Consiglio dei ministri. L’allargamento resta comunque una delle questioni che il governo sta valutando con l’obiettivo di facilitare l’ammodernamento delle strutture turistiche e aiutare il settore, tra i più colpiti dal Covid.
 

Nel decreto sono attese una serie di direttive per rendere le ristrutturazioni green maggiormente fruibili da parte dei condomini, in particolare evitando di bloccare i cantieri nel caso di difformità e richiesta in corso di condono di un solo immobile.

È invece confermata l’estensione dell’agevolazione al 110% per i lavori di cablaggio della fibra ottica per l’accesso alla banda ultralarga, sia per i condomini che per le case private. 

Recovery, regia a tre livelli e tavolo comune per il super-piano

La regia del piano nazionale di ripresa e resilienza è pensata su più livelli: una cabina politica guidata dal premier che di volta in volta coinvolgerà i ministri interessati per materia e, dove necessario, i governatori delle Regioni. Ci sarà anche un tavolo permanente con le parti sociali.

Mario Draghi ha ideato una segreteria tecnica per il supporto alle attività della cabina di regia e del tavolo permanente fino al 2026, che dunque va oltre la durata della legislatura.

La segreteria avrà inoltre il compito di avvisare il premier delle azioni utili al superamento delle criticità.
 

Sono previste 350 assunzioni di tecnici con un profilo giuridico, informatico, statistico-matematico e ingegneristico.

Saranno premiate le aziende coinvolte negli investimenti del Recovery che garantiranno la parità di genere e opportunità ai giovani under 36 nei contratti. 

Ambiente, più facile e meno costi per l’eolico

Eolico più facile con procedure meno onerose e un pacchetto di misure per supportare le rinnovabili. Sono saltate dal testo le regole stabilite dalla bozza della settimana scorsa sulle aree idonee, dal punto di vista paesaggistico, dove far sorgere gli impianti delle rinnovabili da realizzare nelle varie regioni.

Confermate le semplificazioni per gli impianti fotovoltaici e in materia di produzione di energia elettrica.
 

E poi norme dedicate all’economia circolare e al contrasto idrogeologico; manutenzione straordinaria e restauro di aree forestali degradate. Focus sull’economia montana e la riconversione dei siti industriali. Novità sullo smaltimento e il riutilizzo dei rifiuti nelle città metropolitane. Per il rilancio delle attività produttive della Sardegna un dpcm fisserà le infrastrutture necessarie all’abbandono del carbone.

Source: ilpiccolo.gelocal.it

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