Il motore e la vera forza ispiratrice di questo strumento restano la capacità di mettere al centro le persone, di valorizzare l’intelligenza e la sensibilità della comunità che partecipa attraverso le segnalazioni alla difesa della bellezza, del riuso e del recupero dei propri luoghi per destinarli a una nuova funzione sociale, economica e culturale.
Fa specie, in questo senso, la segnalazione di un immobile abbandonato, di un piccolo condominio, in centro paese a Zogno. Il caseggiato è talmente degradato che avvilisce anche il contesto paesaggistico intorno, per questo ne chiedono l’abbattimento. Alla bruttezza non ci si abitua più, e non la si tollera più. E se non può essere recuperato lo si demolisca: è questa la richiesta arrivata arrivata all’Atlante dai cittadini.
Ma fra le segnalazioni prevalgono nettamente le proposte di recupero, di riuso dei diversi contesti che arrivano all’Atlante, perché ridare maggiore qualità alla vita sociale e culturale guidano il senso della rigenerazione: in meno di due anni sono arrivate 327 proposte, 103 i Comuni con almeno una “luce spenta”, oltre 700mila persone coinvolte. Da non dimenticare anche il valore della ricaduta economica: un potenziale d’investimenti e di lavoro stimati che sfiora i 450 milioni di euro.
Il tema della cura è un importante riferimento che va di pari passo con la cura della persona, ma questo progetto mette l’accento sul valore anche in relazione agli spazi e a luoghi in cui vivono le persone.
Tutto è iniziato due primavere fa, ma il debutto reale e importante dell’Atlante Second Life è stato nelle scuole della provincia di Bergamo, nella primavera del 2019. È cresciuto fino a diventare significativamente percorso di alternanza scuola lavoro per i giovani. E che continua anche oggi.
Il progetto messo in campo dall’Ordine degli Architetti della provincia di Bergamo, all’interno dell’iniziativa-evento Ciam2019, qui il report finale, (nel 70° Anniversario del Congresso di architettura moderna che si è tenuto a Bergamo nel 1949), ha rimesso al centro del dibattito il territorio, sostenibilità, la qualità della vita sociale, la riqualificazione e la rigenerazione delle aree cittadine. Due anni di lavoro sul territorio e di crescita, tanto da oltrepassare i confini geografici della provincia e diventare oggi un percorso esportato a livello nazionale coinvolgendo l’Ordine degli Architetti di Rimini.
Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.