Arriva il bonus idrico: fino a 1000 euro per sostituzione sanitari, docce e rubinetti
Manca poco – qualche settimana – per dare il via alle domande del bonus idrico.
Che cos’è?
Incentivi fino a 1000 euro per chi abbia sostituito o sostituirà nel 2021 la vecchia rubinetteria e i vecchi sanitari di casa.
Il sussidio può essere richiesto da tutte le persone fisiche residenti in Italia, valido non solo per l’acquisto dei materiali ma anche per le spese di installazione.
Sarà possibile approfittarne fino al 31 dicembre.
Quando fare domanda?
Introdotto lo scorso gennaio, il provvedimento non è stato ancora attivato perché manca il decreto attuativo che doveva essere emanato a 60 giorni dall’entrata in vigore della legge di bilancio, ovvero entro il 2 marzo 2021.
Tuttavia il governo fa sapere che non si tratta di “bonus cancellato” e seppur con ritardo l’incentivo arriverà nel giro di settimane.
Infatti la manovra 2021 dell’Esecutivo Draghi ha stanziato 20 milioni di euro per dotare il Fondo per il risparmio di risorse idriche con cui coprire l’intervento.
Oltre al bonus è prevista anche la possibilità di usufruire di un credito d’imposta pari al 50% per poter acquistare sistemi di filtraggio dell’acqua.
Per chi è valido?
Il bonus è valido per chiunque voglia sostituire rubinetti, soffioni docce e sanitari.
Il credito verrà erogato fino a 1.000 euro per le singole unità immobiliari o per i negozi e fino a 5000 euro per gli esercizi pubblici.
Come si apprende dalla norma inserita nella Legge di Bilancio, si specifica che l’incentivo è riconosciuto esclusivamente per interventi effettuati su edifici esistenti o parti di questi oppure singole unità immobiliari.
Tempo limite per l’utilizzo: 31 dicembre 2021.
Quali sono le spese rimborsabili?
É possibile beneficiare dell’incentivo per le seguenti tipologie di spese:
la fornitura e la posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a sei litri e relativi sistemi di scarico, comprese le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti.
la fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a sei litri al minuto, e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a nove litri al minuto, compresi le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti.
Bonus affitto 2021, via libera anche per chi paga in ritardo
Bonus affitti 2021 accessibile anche se il canone di un locale commerciale viene pagato in ritardo.
Lo ha precisato l’Agenzia delle Entrate rispondendo ad un’istanza di interpello in merito, precisando che la legge consente di beneficiare lo stesso del bonus locazioni anche se il canone viene versato l’anno successivo rispetto a quando doveva finire sul conto del proprietario.
In pratica, precisa laleggepertutti.it, il Fisco elimina i vincoli temporali del bonus affitti perché riconosce il tax credit anche a chi paga nel 2021 i canoni del 2020, ovvero quelli che danno diritto all’agevolazione.
Non solo: oltre ai ritardatari, l’Agenzia premia anche i troppo precipitosi
Il bonus viene riconosciuto, infatti, anche a chi ha anticipato nel 2019 i canoni del 2020. In sostanza: che si versi l’affitto nel 2019 o nel 2021 per il 2020 si ha sempre diritto al bonus.
C’è di più. Pagare il canone in ritardo non esclude la possibilità per l’inquilino di cedere subito il credito d’imposta al proprietario dell’immobile, abbassando l’importo del canone.
Facciamo un passo indietro. Il bonus affitti è stato introdotto nel 2020 dal decreto Rilancio per venire incontro alle difficoltà, causate dal Covid, di chi esercita attività d’impresa, arte o professione e ha avuto nel 2019 ricavi o compensi inferiori a 5 milioni di euro.
Il beneficio consiste in un credito d’imposta del 60% sull’importo del canone di affitto relativo ai mesi di marzo, aprile, maggio e giugno 2020.
Le imprese turistico-ricettive stagionali erano agevolate anche nel mese di luglio. Inoltre, c’erano delle regole specifiche per le imprese con ricavi superiori ai 5 milioni di euro e per quelle ricettive del turismo, per tour operator e agenzie di viaggio.
Il bonus è stato poi riproposto per i mesi di ottobre, novembre e dicembre 2020, cioè coincidendo con la seconda ondata della pandemia.
In ogni caso – ed è qui che ora è intervenuto il Fisco – il decreto Rilancio chiedeva come requisito per beneficiare del bonus che il pagamento dell’affitto fosse fatto entro l’annualità del 2020, cioè prima del 31 dicembre dello scorso anno.
Adesso, invece, l’Agenzia delle Entrate elimina questa barriera.
L’interpello a cui ha appena risposto l’Agenzia conferma che sui versamenti effettuati nel 2021 della quota dei canoni relativi al 2020 non ancora ceduta ai proprietari, gli inquilini matureranno il diritto a beneficiare del credito d’imposta indicato nel decreto Rilancio. In pratica, possono cedere il credito d’imposta ai locatori (sempre che questi ultimi accettino) e corrispondere direttamente quest’anno il 40% dell’importo dei canoni relativi alle mensilità 2020.
Lo stesso vale per i pagamenti effettuati in anticipo nel 2019. In quest’ultimo caso, l’Agenzia precisa che «nelle ipotesi in cui il canone sia stato versato in via anticipata, sarà necessario individuare le rate relative ai mesi di fruizione del beneficio parametrandole alla durata complessiva del contratto».
Bonus 2.400 euro, domanda e tempi: novità
E’ in arrivo la circolare dell’Inps che dettaglia le modalità operative per l’assegnazione del cosiddetto “bonus da 2.400 euro” previsto dal Dl Sostegni: entro questa settimana sarà attiva la procedura per l’acquisizione delle domande da parte di nuovi beneficiari. E per consentire ai nuovi aventi diritto un sufficiente periodo di tempo per le domande, il termine per la presentazione delle stesse è stato posticipato da fine aprile al 31 maggio.
Ad annunciare le novità una nota Inps
I nuovi beneficiari del bonus da 2.400 euro, individuati dal Dl Sostegni sono: lavoratori stagionali, lavoratori a tempo determinato e lavoratori in somministrazione dei settori del turismo e degli stabilimenti termali; i lavoratori stagionali e in somministrazione di settori diversi dai settori del turismo e degli stabilimenti termali; i lavoratori intermittenti; i lavoratori autonomi occasionali; i lavoratori incaricati delle vendite a domicilio; i lavoratori dello spettacolo.
L’Inps ricorda inoltre di aver già provveduto a liquidare in breve tempo tale bonus agli oltre 235mila lavoratori delle medesime categorie già beneficiati dalle precedenti indennità previste dal Decreto Ristori-quater.
La procedura per l’acquisizione delle domande da parte di nuovi beneficiari, così come individuati dal DL Sostegni, dunque, assicura ancora la nota, “sarà attiva entro questa settimana sul portale Inps al termine delle necessarie fasi di adeguamento amministrativo e di sviluppo informatico.
E per consentire ai nuovi aventi diritto un sufficiente periodo di tempo per le domande, il termine per la presentazione delle stesse è stato posticipato da fine aprile al 31 maggio”.
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