Alessio Pozzo: «Gli ecobonus hanno rappresentato un valido aiuto in questo 2021». Il territorio supera Torino
IVREA
Una rivoluzione epocale quella che sta attraversando il mercato automobilistico con l’introduzione dei veicoli ibridi ed elettrici; una rivoluzione che cambia il modo di approcciarsi all’auto e che richiede, inevitabilmente, un periodo di transizione. In esso gli incentivi governativi per chi decida di passare a questa tecnologia d’avanguardia sono importantissimi per incrementarne la richiesta. E il Canavese sta seguendo i trend nazionali con una speranza in più: che le batterie possano essere in futuro prodotte a Scarmagno, in uno stabilimento che, sulla carta, potrebbe dar lavoro a 4mila addetti.
«Gli ecobonus hanno rappresentato un validissimo aiuto in questo 2021 per far decollare il mercato dell’ibrido e dell’elettrico», esordisce Alessio Pozzo dirigente di Nuova Autoalpina Ivrea. «I numeri continuano ad essere buoni sulla vendita dei veicoli full electric e delle Jeep ibride e plug-in -prosegue Pozzo – ma dominano ancora le richieste di auto a benzina e diesel, con una predominanza delle prime sulle seconde nella proporzione 60% e 40%. La recente riprogettazione del motore a gasolio ha prolungato la vita di questi veicoli prediletti da coloro che percorrono molti chilometri. Osserviamo comunque un aumento nella richiesta dell’ibrido, legato anche alla sospensione del pagamento della tassa di proprietà per cinque anni dall’acquisto».
Il dirigente conclude condividendo un dato interessante: «In Canavese e in Valle d’Aosta si registrano vendite di auto full electric superiori a quelle di realtà come Torino o altre grandi città: effetto di un fattore culturale che porta a una maggiore sensibilità per l’ambiente da parte della clientela di questi territori». Simone Cirillo è il titolare di Cs Motors con sede a Scarmagno. È concessionario del marchio Toyota, produttore che ha cessato la produzione di motori diesel per focalizzarsi sull’ibrido. Dice Cirillo: «La maggioranza delle auto che vendiamo appartiene alla fascia full hybrid, un sistema che sfrutta l’energia cinetica del motore per ricaricare la riserva elettrica, ma il benzina ha ancora un discreto mercato. Il full hybrid garantisce un’alimentazione totalmente elettrica in grado di sviluppare, a seconda dei modelli, velocità che vanno dagli 80 ai 120 km orari». Anche Cirillo rileva l’importanza degli ecoincentivi: «Essi stanno aiutando ad orientare le scelte dei consumatori su queste nuove vetture e purtroppo, quando vengono a mancare, si nota una flessione nelle richieste. Ciò che posso dire è che nove clienti su dieci che scelgono Toyota sono al corrente della politica del marchio e optano per un’auto ibrida, tant’è che il nostro giro d’affari può essere riassunto in 80% di veicoli ibridi e 20% di veicoli a benzina». A Pavone Canavese Loris Bevolo, venditore nella concessionaria Ford Peila si sofferma sulla tecnologia del marchio americano: «Le nostre auto impiegano un sistema in cui il supporto elettrico serve ad abbassare le emissioni, a ridurre il consumo e ad aiutare la propulsione del motore. Nel settore full electric, al momento, abbiamo solamente un modello di Mustang, di cui recentemente abbiamo venduto il primo esemplare in Canavese. Nell’indice di gradimento del pubblico benzina ed ibrido si contendono il primo posto, mentre il diesel è ancora ricercato da coloro che necessitano di autonomia per lunghi viaggi». Bevolo accenna infine all’approccio della clientela: «Fondamentali sono stati gli stimoli degli incentivi statali ma moltissimi sono i clienti che si rivolgono a noi per capire come funzionino questi motori». —
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