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Assalto dei bellunesi al Superbonus 110%: «Non si trovano aziende edili libere» – Corriere Delle Alpi

Ponteggi, merce sempre più rara per effetto del Superbonus

Impalcature irreperibili e problemi con le materie prime. Appia: «C’è il rischio del blocco totale delle attività»

BELLUNO. Il Superbonus 110% fa il pieno in provincia, tanto che è una vera e propria impresa trovare un’azienda edile libera, così da poterle commissionare i lavori. Una curiosità su tutte: mancano le impalcature e anche in questo settore il rincaro delle materie prime potrebbe bloccare i lavori.

L’allarme

Per Chiara Giozet, presidente dei Periti industriali, il Superbonus si è rivelato una vera manna dal cielo per il settore dell’edilizia: «Come tecnici in tempi di Covid non ci siamo mai fermati, specie da quando è stato pubblicato il bando del 110%. Su questo tema ci sono sempre chiarimenti, aggiornamenti e decreti attuativi da studiare: devo ammettere che questa novità ha dato parecchia vitalità a tutto l’ambiente».

I primi cantieri per il 110% sono partiti alla fine dello scorso anno: «E l’assalto dei bellunesi prosegue: non sapendo ancora se ci sarà l’attesa proroga al 2023, i proprietari di case si stanno rivolgendo in massa ai professionisti per avere al più presto i progetti e poter partire con gli interventi».

Ma il cittadino si scontra con mille difficoltà, prima fra tutte la scarsa disponibilità di imprese edili: «Le nostre aziende sono per la maggior parte oberate di lavoro, anche perché devono gestire tutte le pratiche. Così, chi vuole sfruttare il Superbonus deve mettersi in coda e attendere qualche mese fino a quando l’impresa prescelta sarà disponibile». La presidente dei periti industriali segnala un’altra difficoltà: «Non si trovano le impalcature, anche perché tante imprese edili preferiscono affittarle, piuttosto che tenerle in magazzino».

Qui Appia

«Il Superbonus ha creato tanto interesse in provincia, oberando di lavoro le nostre imprese», spiega Roberto Sposato, presidente di Appia Belluno e titolare di una impresa edile. Rispetto al passato, mancano le imprese da fuori provincia: «Visto il livellamento dei costi imposto dalla norma», dice il presidente di Appia, «preferiscono lavorare a domicilio, limitando così le spese dovute agli spostamenti». Anche Sposato evidenzia che «la tipologia più comune di interventi previsti dal Superbonus (isolamento con cappotto termico esterno) richiede l’uso di ponteggi di servizio, creando di fatto la mancanza di materiale per realizzarlo».

Ma il l problema più grosso, però, è da ricercare nel rincaro repentino che hanno avuto le materie prime: «Dall’acciaio al calcestruzzo (che ha subito un rincaro attorno al 100%), dal legno da costruzione (aumentato di circa il 40% con tempi di consegna di almeno tre mesi per il legno lamellare) ai prodotti isolanti derivati dal petrolio (con incrementi di costo dell’ordine del 30-40% e con tempi di consegna di circa tre mesi e prezzo di acquisto da stabilire al momento della consegna e non all’ordine). E vista la situazione, il limite dei costi imposti dal prezzario di riferimento per l’utilizzo del Superbonus causerà, in alcuni casi, la maggiorazione dei costi al cliente finale». Sposato lancia l’allarme: «Qualora non venissero presi seri provvedimenti da parte dei governi europei, nel giro di un paio di mese l’attività potrebbe subire un blocco totale. Se ciò dovesse accadere, si rischierà di mettere in crisi il meccanismo del Superbonus che, considerato il clima di incertezza legato a un’eventuale proroga e le difficoltà tecnico-burocratiche da dover affrontare, già trova una difficile applicazione. Il rischio è di rendere inefficace lo strumento emanato dal governo per la ripresa economica post pandemia Covid-19».

Confartigianato

«Anche la gran parte delle nostre aziende sono impegnate con lavori, che sono già programmati per un lungo periodo», aggiunge Michele Basso direttore di Confartigianato Belluno Dolomiti, che conferma il problema legato alla mancanza delle impalcature: «Ci sono aziende che chiedono ad altre i ponteggi in affitto; in caso di risposta negativa, il cantiere non può partire. È necessario trovare una soluzione».

Source: corrierealpi.gelocal.it

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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