Risparmiare l’acqua adottando buone pratiche a partire da quella di non farla scorrere inutilmente. Ma anche cambiare i rubinetti utilizzando i nuovi modelli che riducono il flusso assicurando comunque il massimo confort è un’opzione da prendere in considerazione, soprattutto ora che stanno per essere varate le norme che consentono di avere un bonus fino a 1.000 euro per i nuovi apparecchi. Il decreto attuativo delle norme previste dalla legge di Bilancio è infatti in dirittura d’arrivo. Agevolati gli acquisti fino al prossimo 31 dicembre.
Le regole
Il bonus idrico, che può arrivare fino a 1.000 euro di rimborso, è destinato a incentivare l’acquisto di rubinetti, miscelatori, soffioni e colonne doccia di nuova generazione a limitazione di flusso d’acqua, e per l’acquisto di wc in relazione alla tipologia di scarico abbinata. L’agevolazione è riconosciuta per gli interventi effettuati su tutti gli immobili ad uso residenziale esistenti, e può essere richiesta sia dai proprietari che dagli inquilini che sostengono le spese. Previsto un importo massimo di 20 milioni, e tutta la procedura è gestita dal Ministero per la Transizione ecologica. Considerando l’ammontare dei fondi a disposizione per cui in caso di acquisti già effettuati o già programmati è bene tenere sotto controllo il sito del ministero per verificare quando si aprirà la procedura per la richiesta. La somma spettante sarà accreditata direttamente sul proprio conto corrente senza ulteriori complicazioni.
I rubinetti a risparmio
Per essere ammessi all’agevolazione i rubinetti e i miscelatori, destinati sia al bagno che alla cucina, e devono avere una portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto. I soffioni e le colonne doccia, invece, possono arrivare fino a 9 litri al minuto. Per i sanitari in ceramica, infine, è richiesto con un volume massimo di scarico di 6 litri. Tutte queste indicazioni sono presenti nelle schede tecniche dei prodotti, per cui è facile documentarsi in anticipo e valutare la qualità del prodotto che si va ad acquistare proprio dal punto di vista del risparmio di risorse idriche, a prescindere dall’estetica, che comunque ha il suo peso.
In ogni caso sono ammesse all’agevolazione non solo le spese di acquisto ma anche quelle per le opere idrauliche e murarie collegate, come pure e gli oneri di smontaggio e dismissione dei vecchi sistemi, in sostanza l’intera fattura dell’idraulico.
Incentivo a parte cambiare rubinetti e optare per un sistema più efficiente consente anche di risparmiare sulla bolletta, e il risparmio più arrivare fino al 30% all’anno. Un rubinetto è efficiente se ha un limitatore di apertura e un aeratore che miscela aria all’acqua, consentendo di avere la stessa pressione ma con un flusso d’acqua ridotto. E da questo punto di vista di strada ne è stata fatta tanta negli ultimi tempi proprio sul fronte della riduzione dei consumi. Ad esempio un miscelatore datato eroga almeno 11/12 litri d’acqua al minuto. Con i nuovi modelli, invece, si può arrivare in media a 5 l/minuto, fino a scendere a meno di 2 litri per i modelli più efficienti.
La domanda
Per ottenere il rimborso occorre registrarsi su una piattaforma ad hoc sul sito del Ministero della Transizione ecologica. Per l’autenticazione è necessario utilizzare lo spid. All’atto della registrazione bisognerà fornire i propri dati anagrafici e fiscali, l’importo della spesa sostenuta, le specifiche tecniche del prodotto acquistato, i dati catastali dell’immobile. Inoltre bisognerà dichiarare di non avere usufruito di altre agevolazioni fiscali per le medesime spese e allegare la copia della fattura o della documentazione commerciale.
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