Siamo una nazione con la memoria corta. L’auto aziendale ha tenuto in piedi il mercato del nuovo in Italia. Le macchine comprate direttamente dalle ditte e dalle partite IVA. O quelle acquistate dalle società di noleggio lungo termine, che le girano in affitto a ditte e dalle partite IVA. Adesso, però, zero ecobonus per l’auto aziendale. Ci sono incentivi per vetture private e basta. A benzina, diesel, ibride, a gas, elettriche, ma solo per privati senza partita IVA.
Auto aziendale: una colonna portante
Peccato davvero. Si attende il decreto di attuazione del decreto Energia, ma il gossip automotive così dice: incentivi solo ai privati. Si dimentica anche che l’auto aziendale è un’arma preziosa per sfondare nell’elettrico: una sorta di laboratorio dove testare le macchine a batteria.
Oltre ai bonus, ci sarebbe bisogno di una riforma fiscale. Meno tasse sull’auto aziendale. Così da portare il nostro Paese al livello degli altri. Ma nulla di tutto questo a quanto pare verrà fatto.
Rammentiamo che, numeri Dataforce alla mano, le immatricolazioni dirette delle aziende hanno fatto segnare nel secondo mese dell’anno una contrazione del 12,91%. Il noleggio a lungo termine, infine, rappresenta il canale distributivo con l’indice di sofferenza meno accentuato: -6,83%.
Il noleggio a lungo termine nel quarto trimestre 2021 ha continuato a perdere terreno, così come accaduto nel trimestre precedente. Se fino a giugno il noleggio lungo termine guadagnava, rispetto al primo semestre 2020, il 57% delle immatricolazioni, nel Q3 ha fatto registrare un -11,22%, dato che è peggiorato nell’ultimo trimestre a -17,7%. Bisognerebbe aiutarlo.
Vettura aziendale elettrica: comoda
Non solo. Come ricorda Motus-E, l’auto elettrica aziendale condivisa nel business: per risparmiare e per l’immagine. Le vetture a pila sono dell’azienda, che le dà in uso a dipendenti e collaboratori. In alternativa, l’azienda prende le macchine a batteria a noleggio a lungo termine: paga un canone mensile alla società di noleggio, che resta proprietaria dei mezzi.
L’automobilista guida la vettura quotidianamente nei giorni feriali, ritirandola ogni mattina dal parcheggio aziendale. Si mette al volante uno dei veicoli di medie dimensioni appartenente alla flotta aziendale (comprata o presa a noleggio) in pool. Percorre almeno 20.000 km l’anno e copre grandi distanze giornaliere. Utilizza il veicolo per raggiungere i clienti, effettuare trasferte ed erogare i servizi aziendali. Ricarica quasi esclusivamente in azienda di notte.
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