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Auto elettriche, ricarica gratuita per i dipendenti – The Wam

4‘ di lettura

Auto elettriche, ricarica gratuita per dipendenti: è prevista dall’Agenzia delle Entrate per i piani di welfare aziendale e per questo motivo sarà esente da imposizioni fiscali. (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

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La novità è stata resa nota dall’Agenzia delle Entrate nell’interpello numero 329 del 2022 che era stato sollecitato da una impresa ecosolidale.

L’ente fiscale ritiene che la ricarica elettrica gratuita per le auto dei dipendenti sia un servizio che ha uno scopo meritevole, quello dell’educazione ambientale e per questo motivo rientra a pieno titolo negli obiettivi che sono stati fissati dal Pnrr (guarda gli incentivi previsti per le auto elettriche e non nel 2022).

Auto elettriche: due tipi di ricariche

La questione è stata avanzata, come accennato da una azienda a forte vocazione ecosolidale.

L’impresa ha proposto due soluzioni:

  • offrire sei mesi di ricarica gratuita ai lavoratori che acquisteranno auto elettriche entro un determinato periodo di tempo, utilizzando i propri impianti fotovoltaici o idroelettrici;
  • o stipulando delle convenzioni con soggetti terzi come fornitori delle ricariche (ma in questo caso fissando anche delle limitazioni, come il numero massimo di ricariche mensili per evitare di incorrere in eventuali abusi).

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Auto elettriche: requisiti per il welfare aziendale

L’azienda ha chiesto quindi se questa iniziativa potesse rientrare tra i servizi di «welfare aziendale» (articolo 51, comma2, lettera f del Tuir). Servizi, dunque, che non contribuiscono a formare il reddito di lavoro dipendente. Come tutti quelli che prevedono «l’uso delle opere e dei servizi riconosciuti dal datore di lavoro volontariamente o in conformità a disposizioni di contratto o di accordi o di regolamento aziendale», quando la finalità risponde a questi requisiti:

  • educazione;
  • istruzione;
  • ricreazione;
  • assistenza sociale e sanitaria o di culto.

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Ovviamente solo se questi servizi sono erogati a tutti i dipendenti o ad alcune categorie dell’organico. (legge 104 e agevolazioni per auto elettriche e ibride).

Auto elettriche: le condizioni

Per garantire che questi servizi non rientrino nella formazione del reddito di lavoro dipendente, devono verificarsi tutte queste condizioni:

  • le opere e i servizi devono essere messi a disposizione della generalità dei dipendenti o di categorie di dipendenti;
  • le opere e i servizi devono riguardare esclusivamente erogazioni in natura e non erogazioni sostitutive in denaro;
  • le opere e i servizi devono perseguire specifiche finalità di educazione, istruzione, ricreazione, assistenza sociale e sanitaria o culto.

È comunque importante che questi servizi siano messi a disposizione del dipendente dal datore di lavoro o da terzi (esterni all’azienda) e a patto che il lavoratore sia del tutto escluso dal rapporto economico che lega l’azienda a chi eroga il servizio (in questo caso le ricariche elettriche per le auto).

Auto elettriche: gli scopi educativi

Dopo queste precisazioni, l’Agenzia delle Entrate ha concluso che il servizio rientri tra gli scopi «educativi» perché «promuove un utilizzo consapevole delle risorse e atteggiamenti responsabili dei dipendenti nei confronti dell’ambiente». Che oltretutto è una delle finalità specifiche dell’azienda che ha sollecitato l’interpello.

Ma come accennato, un dato rilevante è anche un altro: questo servizio messo a disposizione dei dipendenti consente di dare impulso alla transizione ecologica con la mobilità sostenibile che è uno dei principali scopi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).

Auto elettriche e welfare aziendale: conclusioni

E quindi, per l’Agenzia delle Entrate, concedere ai dipendenti, in regime di welfare aziendale, la possibilità di ricariche elettriche gratuite, risponde a tutti i requisiti che sono richiesti dalla legge.

Questa precisazione dell’Ade presuppone che in tutte le aziende sarà messa a disposizione dei lavoratori questa possibilità di ricarica gratuita? Probabilmente, no.

Ma c’è da ipotizzare che si faccia un largo uso di questo servizio aziendale per promuovere l’uso delle vetture che non sono alimentate con idrocarburi. Non bisogna infatti dimenticare che, a meno di clamorosi ribaltoni, le vetture diesel e a benzina, non saranno più in produzione dal 2035.

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