Se la sensazione di una crisi nel settore automotive era già nell’aria a causa delle ‘contingenze’ mondiali (crisi ucraina, produzione microchip in difficoltà, strascichi della pandemia), sono i dati usciti sulle vendite di marzo 2022 a dare un quadro veramente completo delle difficoltà del settore auto.
Marzo 2022 mostra il nono calo consecutivo a doppia cifra, in questo insieme per due mesi il crollo è stato superiore al 30% di immatricolazioni mancate. Il 2022 dunque non fornisce la ripartenza finale del settore, anzi il declino è superiore al 2021 (-108mila immatricolazioni) e anche al pre-pandemia, il 2019 (-197mila).
Il punto della situazione è oggettivamente pericoloso, ne abbiamo parlato con uno dei principali operatori del settore noleggio a lungo termine: Tommaso De Bortoli di Auto No Problem.
“La situazione è drammatica se si considera la disponibilità di prodotto e i tempi consegna – spiega – e marzo ha delle aggravanti”.
L’appello era giunto anche da Amina, Associazione Mediatori Italiani Noleggio Auto, di cui Auto No Problem è tra i membri fondatori e tra gli associati di lungo corso. La decisione del governo Draghi sugli ecobonus ha portato a un’esclusione immotivata dato che l’intero settore automotive ha forti difficoltà nelle vendite che il noleggio lungo termine può sanare.
Infatti i privati al momento non stanno comprando (-29,6% sul primo trimestre 2021 secondo Dataforce), le aziende di noleggio a breve termine, sulla scia delle preoccupazioni per le difficoltà di approvvigionamento, hanno preferito mantenere la flotta dell’anno scorso (-55,1% a marzo). Il noleggio a lungo termine segue un calo ma molto più contenuto: -18,5%, con una buonissima prestazione per i veicoli commerciali leggeri del +35,68%.
“La soluzione del Noleggio a Lungo Termine per i veicoli commerciali – argomenta De Bortoli – è quella migliore, sempre più imprese stanno andando verso soluzioni di mobilità “all inclusive” come alternativa alla proprietà di un veicolo. La nostra azienda dà un veicolo sostitutivo in attesa della consegna, garantendo la mobilità di chi vuole aumentare il parco auto”.
A marzo 2022 soffrono attori come Fiat (-41% sullo stesso mese nel 2021), VW (-35,1%), Peugeot (-42,4%), Opel (-38%) e anche colonne del settore più di lusso come Land Rover (-74,6%), Jaguar (-57,3%) e Bmw (-28,72%).
I dati ancora una volta parlano chiaro: nel 2021 il 29% delle auto totalmente elettriche, il 21% di quelle ibride e il 47% delle ibride plug-in sono state immatricolate dalla società di noleggio.
“Ma i numeri sono destinati a diminuire se gli acquisti per il noleggio a lungo termine non vengono favoriti”, spiega De Bortoli. Nella legge legata all’ecobonus si stabilisce che gli incentivi non possono andare alle aziende, quindi vengono esclusi i privati che vorrebbero acquistare un veicolo con la formula del Noleggio a Lungo Termine (solo il leasing finanziario non è escluso dagli ecobonus).
Un altro punto a sfavore di questi player è la detraibilità Iva.
“Dal 2006 la Corte di Strasburgo ha condannato l’Italia per applicare la detraibilità dell’Iva al 100% sulle auto aziendali, mentre a oggi siamo rimasti al 40%. La proposta di Unrae, l’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri, aveva chiesto la detraibilità al 100% per le auto meno inquinanti (0-20 g/km), all’80% per la fascia intermedia 21-60 g/km e al 50% sulla fascia 61-135 g/km, valido anche per auto diesel. Per ora niente di fatto, il baratro del settore automotive è sempre più vicino”, annuncia De Bortoli. La questione pare che si stia avviando purtroppo verso l’ennesima proroga.
Conclude De Bortoli: “Senza un adeguamento della normativa Iva come già presente negli altri paesi in Europa e senza incentivi per le per le flotte aziendali, le previsioni già a ribasso per il 2022 diventano drammatiche: 1,1-1,2 milioni di veicoli, oltre 300mila immatricolazioni in meno. Numeri che non potrebbero garantire nel 2022 – 2023 la sopravvivenza nel settore automotive di molti operatori di settore. Oltre a questo la transizione ecologica, senza il ricambio auto fornito dal settore del Noleggio a Lungo Termine, verrà ritardato ancora”.
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