La mobilità urbana negli ultimi anni ha conosciuto dei cambiamenti notevoli. Come sappiamo il traffico in città si è quasi azzerato durante il lockdown del 2020, portando peraltro a un parallelo calare dell’inquinamento. Immediatamente dopo, però, a causa delle misure di distanziamento sociale, molte forme di mobilità sostenibile urbana hanno vissuto periodi di difficoltà. Pensiamo ai bus, ai tram e alla metropolitana, ma anche ai servizi di car sharing. Nel medesimo frangente hanno invece vissuto un forte periodo di crescita le soluzioni di micromobilità, con tanti cittadini che hanno iniziato a muoversi usando biciclette classiche e biciclette elettriche, nonché per esempio dei monopattini. A spingere in tale direzione ci sono stati peraltro anche i bonus per l’acquisto di questi mezzi, i quali hanno permesso di comprare dei mezzi per muoversi in modo sostenibile con forti sconti. Ma si può fare certamente di più per incentivare le persone a lasciare a casa l’auto e andare a lavori in bici, un mezzo salutare e rispettoso dell’ambiente. Un buon esempio arriva dalla città di Modena, che nel 2021, con il progetto Bike to Work, ha premiato i propri cittadini con ben 60.000 euro.
Bike to Work: a Modena chi va a lavoro in bici viene premiato
Di certo nelle città italiane ci sono tantissime persone che vanno a lavoro in bici, così da fare quotidianamente dell’attività motoria salutare evitando di inquinare e di contribuire alle immancabili code. Per aumentare ulteriormente l’utilizzo di bici e di altri mezzi per la micromobilità sostenibile sono necessari ulteriori investimenti, per potenziare le infrastrutture dedicate e per metterle in sicurezza. Ma non è tutto qui: è possibile incentivare concretamente le persone a usare la bicicletta ogni giorno. Ed è proprio questo che ha fatto il Comune di Modena con il progetto Bike to Work, che ha avuto luogo nel 2021 e che ritornerà anche nel 2022. Le regole sono chiare: si sono potuti iscrivere 500 cittadini, i quali hanno dovuto dotarsi di un app, Wecity, in grado di riconoscere e quantificare gli spostamenti fatti in bici o in monopattino (riuscendo anche a distinguere gli spostamenti multimodali, effettuati magari un po’ in bus e un po’ in bici). L’incentivo della città di Modena si è concretizzato in 15 centesimi per ogni chilometro percorso in bici o monopattino nel territorio comunale, e nello specifico lungo il tragitto tra casa e lavoro.
Incentivi per gli spostamenti in bici a Modena: i risultati
Nel 2021 gli iscritti al progetto sono stati 500. 150 utenti sono stati esclusi poco dopo per mancata partecipazione attiva, sostituiti da altri utenti in lista di attesa. Al termine del progetto gli oltre 400 modenesi che hanno scelto monopattino o bici per andare a lavoro ogni giorno hanno percorso complessivamente quasi 500mila chilometri, così da risparmiare 75 tonnellate di anidride carbonica. E oltre a far bene alla propria salute e al proprio ambiente, hanno fatto bene anche al proprio portafoglio. In tutto infatti sono stati erogati 60mila euro di incentivi, con una media di 41 euro a trimestre per ogni partecipante. I buoni, nel dettaglio, sono stati erogati trimestralmente, con un massimo di 30 euro al mese.
Bike to Work: gli incentivi per il 2022
Il progetto sarà riattivato anche per il 2022, e sarà ancora più grande. Il Comune di Modena prevede infatti di ampliare o persino raddoppiare la platea degli utenti che potranno iscriversi a Bike to Work. Non resta che scoprire se altre città seguiranno l’esempio della del centro emiliano, dando agli italiani un motivo in più per preferire i pedali al volante.
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