Per chi crede che quando si parla di cicloturismo si intenda la sola attività fisica su due ruote si sbaglia ampiamente. Il cicloturismo, è un vero e proprio comparto economico, la cosiddetta bikeconomy passa per le infrastrutture, le aziende, i servizi, la produzione e vendita di bicilette, gli accessori, …
Che si voglia individuare il boom del movimento nel fatto che le nostre città sono sempre più intasate ed inquinate, che lo si voglia far risalire alla necessità del distanziamento e di ritornare in salute partito con il Covid e poi sostenuto dal bonus mobilità, passando poi alla concretizzazione di nuovi percorsi ciclabili e lo stanziamento di fondi strutturali per la mobilità sostenibile, forse non è poi così importante. L’importante è che oggi questo settore ha ingranato una marcia alta, e per il futuro sembra avere solide basi per un lancio in grande stile di questo comparto come ci conferma in questa intervista Manuel Marsilio, Direttore Generale Confederation of the European Bicycle Industry – Conebi. Siamo riusciti a contattarlo durante la Fiera di Francoforte, Eurobike che ha dato non solo notevoli spunti su cui lavorare ma anche dati molto positivi di riferimento.
“Sta andando molto bene – dice Marsilio – l’indotto sta crescendo, come le aziende, gli investimenti, le persone impiegate nel settore. C’è entusiasmo per questa crescita continua che possiamo vedere nei trend positivi individuati nella nostra ricerca che sono indicativi su come stanno andando le cose”.
Della ricerca ve ne avevamo già parlato qui, ma sostanzialmente nel report annuale dell’industria e del mercato della bicicletta Europea di CONEBI (Confederazione Europea dell’Industria Bici, E-Bike, Componenti ed Accessori) si conferma il raggiungimento di un nuovo traguardo per l’industria europea del ciclo, il mercato 2021 ha infatti superato per la prima volta i 22 milioni di pezzi venduti e un +12% di E.P.A.C. (Electric Power Assisted Cycles).
“Ovviamente – continua Marsilio – questi valori danno anche la giusta carica per il futuro. E’ vero che ci sono lamentele perché mancano i componenti e le bici, non eravamo preparati. I container non arrivano dalla Cina, e tutto il manifatturiero ne ha risentito. Ci siamo risvegliati con una delocalizzazione che non va più bene, per questo molte aziende stanno pensando di ritornare a produrre in Europa, alcune hanno già aperto nuovissime fabbriche”.
E comunque il dato sulle e-bike dice che più dell’80% delle EPAC vendute in Europa sono prodotte in Europa. Grazie a questa ampliamento dell’uso della bici il report stima che si evitano oltre 2 milioni di tonnellate di inquinamento da C02 e anidride solforica e per ogni 1.000 bici realizzate in Europa si creano tra i 6 e i 9 nuovi posti di lavoro. Gli investimenti del settore nel 2021 sono arrivati a oltre 1,75 miliardi di euro, cresce l’esportazione e diminuisce l’importazione.
E per il futuro?
“Quattro step per il futuro. – continua Marsilio – Il primo riguarda il mercato le cui proiezioni per il 2025 ci dicono che saranno vendute tra 10 e 11 milioni di e-bike, che è sicuramente il settore in maggior sviluppo. Un fenomeno vero e proprio che ha cambiato le regole del gioco in Europa. Secondo: è l’attenzione maggiore verso la mobilità sostenibile. in Europa ci sono già città che hanno imposto il limite dei 30 km orari nei centri storici, in Italia siamo ancora indietro anche se a Bologna si sta discutendo di introdurlo. Ma è tutta la cultura della ciclabilità che ha iniziato ad attuare maggiori investimenti. Noi stiamo lavorando alla prima dichiarazione sulla bici a livello europeo. La mobilità sostenibile nelle città richiede investimenti ed è un argomento centrale e prioritario. Porteremo questo documento anche in Commissione Europea”.
Noi di Viagginbici.com approviamo, tanto che i due premi creati e promossi dal nostro magazine vogliono promuovere da un lato i migliori percorsi ciclabili (Igraw, Italian Green Road Award) e dall’altro i progetti messi in campo dalle amministrazioni per promuovere la mobilità sostenibile (Urban Award).
“Numero 3 – dice sempre Marsilio – il cicloturismo, ovvero una forma di turismo sostenibile lento ed esperienziale. è ciò verso cui ci si sta e deve muovere. Infine, quarto punto, a medio e lungo termine le cargo bike, che stanno diventando in tanti Paesi l’alternativa o la seconda automobile sia per portare a scuola i figli ma anche come ciclologistica. Basta pensare che in un anno in Germania sono state vendute oltre 100.000 cargo bike elettriche”.
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