L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato in questi giorni la nuova guida per accedere al bonus Facciate che copre fino al 90% della spesa sostenuta per i lavori di restauro
Il bonus Facciate è stato introdotto per la prima volta con la legge n. 178 del 30 dicembre 2020, e opo la prima proroga si avvia a scadenza alla fine dell’anno corrente. Tuttavia non possiamo escludere un ulteriore slittamento della data prevista per la fine di questa agevolazione che, dopo il Superbonus 110% è tra le più gettonate.
Nell’attesa di scoprire quale sarà il destino del bonus Facciate 2021, e se davvero ci sarà una ulteriore proroga della sua durata, vediamo che l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato proprio in questi giorni il nuovo regolamento per accedere al bonus.
Ricordiamo che lo scopo del bonus Facciate è quello di fornire delle agevolazione sotto forma di detrazioni fiscali a coloro che, in possesso dei requisiti previsti, sostengono delle spese per i lavori di restauro e riqualificazione della parte esterna degli edifici situati in determinate zone catastali.
Nella nuova guida al bonus Facciate pubblicata un paio di giorni fa dall’Agenzia delle Entrate troviamo la conferma che l’agevolazione continuerà ad essere riconosciuta nella misura del 90% delle spese sostenute per i lavori di riqualificazione o restauro delle facciate esterne degli edifici anche ai contribuenti titolari di reddito d’impresa.
Nuova guida Bonus Facciate 2022: per quali edifici si può usare
Il bonus Facciate sin dal principio era destinato solo ad alcune specifiche categorie di stabili, e in particolare nella nuova guida operativa pubblicata dall’Agenzia delle Entrate in questi giorni viene specificato che potranno beneficiare del bonus solo coloro che effettuano interventi di restauro e riqualificazione delle facciate esterne di edifici che si trovano in zone A e B.
Si fa riferimento quindi ad edifici che rientrano in specifiche categorie catastali, in questo caso quelli che sorgono nelle zone A e B o in quelle previste dalla norma regionale e dai regolamenti comunali edilizi.
Si tratta di zone che vengono definite attraverso certificazioni urbanistiche rilasciate dagli enti di competenza e che includono porzioni di città o paese a carattere storico/artistico, di notevole pregio ambientale e con una determinata proporzione tra aree coperte da edifici e non.
Bonus Facciate 2022: quali sono i soggetti che possono richiederlo
Il bonus Facciate è stato istituito per la prima volta con la legge n. 160 del 27 dicembre 2020, e prevede un’agevolazione sotto forma di detrazione fiscale del 90% sulle spese sostenute tra il 2020 e il 2021 per il restauro e la riqualificazione delle facciate esterne di quegli edifici che rientrano nelle categorie catastali sopra brevemente elencate.
La detrazione fiscale ottenuta con il bonus Facciate viene erogata nel corso di 10 anni in altrettante quote annuali di pari importo. Per il bonus Facciate non è stato fissato un limite di spesa e non vi è un tetto massimo di detrazione, e per queste ragioni il bonus può essere particolarmente vantaggioso a seconda dell’importo complessivo della spesa sostenuta dal beneficiario.
Possono accedere al bonus Facciate le seguenti categorie di beneficiari:
- persone fisiche compresi coloro che esercitano arti o professioni
- enti pubblici o privati
- società semplici
- associazioni tra professionisti
- società di persone
- società di capitali
Non possono beneficiare dell’agevolazione in questo modo invece coloro che possiedono “esclusivamente redditi assoggettati a tassazione separata o a imposta sostitutiva” né “contribuenti che non potrebbero usufruirne in quanto l’imposta lorda è assorbita da altre detrazioni, oppure non è dovuta”.
Tuttavia chi rientra in queste eccezioni e non può beneficiare del bonus sotto forma di credito d’imposta può, a seconda dei casi, beneficiare del bonus attraverso il meccanismo della cessione del credito o con lo sconto in fattura.
In tutti i casi per beneficiare del bonus Facciate 2021 è necessario risultare in possesso di specifici requisiti dei quali troviamo conferma nella nuova guida pubblicata dall’Agenzia delle Entrate. I beneficiari devono infatti:
- possedere o detenere l’immobile che sarà interessato dall’intervento di restauro o riqualificazione delle facciate esterne in qualità di proprietario, nudo proprietario o titolare di altro diritto reale di godimento
- detenere l’immobile che sarà interessato dall’intervento per via di un contratto di locazione o di comodato e avere ottenuto il consenso a svolgere i lavori da parte del proprietario dello stabile.
Hanno inoltre la possibilità di ottenere il bonus quei soggetti che provvedono ad eseguire personalmente i lavori sulle facciate esterne dell’edificio in possesso dei requisiti per il bonus Facciate. Nel caso di lavori eseguiti in proprio sarà possibile accedere all’agevolazione a patto che si rientri nei limiti delle spese di acquisto dei materiali che verranno utilizzati.
Quali sono gli interventi coperti dal bonus Facciate 2022?
Sappiamo che i vari bonus edilizi sono condizionati a determinati requisiti e a determinate tipologie di intervento, il che significa che a seconda della natura dei lavori si può accedere ad una determinata agevolazione ma non ad un’altra, e questo discorso naturalmente vale anche per il bonus Facciate ed è confermato dalla nuova guida dell’Agenzia delle Entrate.
Gli interventi che permettono di accedere al bonus Facciate 2022 possono essere effettuati anche solo su una parte degli edifici ma non possono essere effettuati mai durante la fase di costruzione o mentre l’immobile viene demolito o ricostruito.
Sono quindi ammessi gli interventi che portano un miglioramento sulla parte visibile dell’edificio che è visibile dalla strada o comunque dal suolo pubblico. Ciò esclude automaticamente tutti gli interventi riguardanti le facciate interne dell’edificio.
In breve la detrazione del 90% sulle spese sostenute prevista dal bonus Facciate viene riconosciuta per:
- interventi di pitturazione/tinteggiatura esterna
- interventi sui balconi, ornamenti o fregi
- interventi su strutture opache verticali che influiscono dal punto di vista termico o che interessano il 10% dell’intonaco dell’edificio
- spese per l’acquisto dei materiali
- progettazione degli interventi
- spese per l’installazione dei ponteggi
- smaltimento dei materiali
- Iva, imposta di bollo, diritti pagati per la richiesta dei titoli abitativi edilizi.
Si può accedere al bonus Facciate 2022 anche attraverso queli interventi che permettono un avanzamento della classe energetica dell’edificio che interessano il suo involucro, per i quali sono previsti specifici adempimenti.
Dal momento che gli interventi di riqualificazione e di restauro di un immobile comprendono lavori anche molto diversi tra loro, non è da escludere che per alcuni lavori in particolare ci sia la possibilità di accedere anche ad altre agevolazioni.
Quando si tratta di interventi che danno accesso sia al bonus Facciate che ad altri bonus edilizi starà al contribuente decidere quale delle opzioni scegliere e quale invece escludere. Se però si effettuano più interventi riconducibili a diverse fattispecie, allora sarà possibile beneficiare di diverse agevolazioni.
In ogni caso è necessario contabilizzare in maniera distinta le spese sostenute per ciascun intervento e rispettare tutti gli adempimenti previsti per ciascuna detrazione.
L’articolo 15, comma 1 della lettera G del TIUR spiega che: “la detrazione non spetta in caso di mutamento di destinazione dei beni senza la preventiva autorizzazione dell’Amministrazione per i beni culturali e ambientali, di mancato assolvimento degli obblighi di legge per consentire l’esercizio di diritto di prelazione dello Stato sui beni immobili e mobili vincolati”.
Bonus Facciate 2022: come richiedere il bonus
La nuova guida pubblicata nei giorni scorsi dall’Agenzia delle Entrate spiega nel dettaglio come fare per fare domanda ed ottenere il bonus Facciate 2022. Inoltre viene specificato in che modo le spese sostenute devono essere pagate dal contribuente che intende accedere all’agevolazione per non rischiare di perdere il bonus.
Prima di tutto infatti non bisogna dimenticare che per aver diritto al bonus Facciate 2022 che permette di ottenere uno sconto del 90% sulle spese sostenute per il restauro e la riqualificazione delle facciate esterne dell’edificio, è necessario pagare ogni spesa con metodi tracciabili, come il bonifico bancario o postale nel quale devono essere riportati i seguenti dati:
- codice fiscale del beneficiario della detrazione
- causale del versamento
- numero di partita Iva o codice fiscale del soggetto che riceve il pagamento
Nel regolamento del decreto n. 41/1998 del ministero del Tesoro viene inoltre specificato che i contribuenti devono necessariamente:
- inserire nella dichiarazione dei redditi i dati catastali dell’edificio interessato dagli interventi
- indicare i soggetti che hanno svolto i lavori e gli estremi di registrazione dell’atto
- conservare la documentazione che riguarda la realizzazione degli interventi
- conservare copia della domanda di accatastamento, nonché eventuali ricevute di pagamento dei tributi locali, copia di delibera assembleare di approvazione all’esecuzione dei lavori in caso di condominio per le parti comuni degli edifici
- conservare la dichiarazione di consenso allo svolgimento dei lavori.
Tutta la documentazione necessaria per accedere al bonus Facciate 2022 deve essere presentata personalmente o attraverso un intermediario (CAF o commercialista) presso l’Agenzia delle Entrate che provvederà ad erogare il credito una volta effettuati i dovuti controlli.
Come accennato in precedenza il bonus Facciate non deve essere erogato necessariamente sotto forma di detrazione a 10 anni, ma può anche essere riconosciuto attraverso il meccanismo della cessione del credito oppure con lo sconto in fattura. Nel caso in cui si preferisca optare per queste alternative è necessario comunicarlo all’Agenzia delle Entrate.
Per presentare domanda per il bonus Facciate è necessario scaricare e compilare l’apposito modello messo a disposizione dell’Agenzia delle Entrate in seguito all’approvazione dell’8 agosto 2020. La domanda deve essere presentata entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello nel quale sono state sostenute le spese per le quali si intende beneficiare dell’agevolazione prevista dal bonus Facciate.
Il bonus Facciate sarà prorogato anche per il 2022?
Al momento non vi sono conferme ufficiali per quel che riguarda una possibile proroga del bonus Facciate oltre la scadenza fissata attualmente al 31 dicembre 2021. Si tratta di un’ipotesi della quale si è molto discusso anche per via del grande successo riscosso da questa agevolazione, ma non vi sono ancora certezze.
Tra le ipotesi che sono state fatte di recente circa la possibile proroga della validità del bonus Facciate per il 2022 e 2023 anche quella di un ridimensionamento del bonus che potrebbe passare dal 90% al 50%. In questo caso il bonus facciate subirebbe una razionalizzazione insieme al bonus ristrutturazione in un’unica aliquota.
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