Un nuovo «decreto bollette», il secondo dopo quello di aprile, è stato approvato dal Consiglio dei ministri per porre un freno ai costi dell’energia elettrica e del gas.
È prevista una spesa di poco più di tre miliardi di euro per permettere la proroga di alcune misure, come l’annullamento delle aliquote relative agli oneri di sistema delle utenze domestiche e non domestiche e la riduzione dell’Iva delle bollette del gas al 5% (questa misura costa 480 milioni). Ci sarà anche una proroga del «bonus sociale» per le famiglie con redditi bassi o in gravi condizioni di salute. il beneficio sarà riconosciuto anche per il primo trimestre 2022. Le soglie di reddito per accedere al bonus sono 8 mila euro per il primo trimestre 2022 e 12 mila per il secondo e terzo trimestre 2022, presentando la certificazione Isee.
Lo ha annunciato il presidente del Consiglio Mario Draghi in una conferenza stampa, spiegando che sarà incrementato «lo stoccaggio di gas naturale con concessioni di prestiti alle imprese del settore».
Dopo il nuovo decreto del Governo, l’Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, ha comunicato che «il terzo trimestre 2022 per la famiglia tipo in tutela vedrà un lieve incremento per la bolletta dell’elettricità, +0,4%, mentre rimarrà stabile la bolletta gas, senza alcuna variazione». Senza le misure del Governo, invece, ci sarebbe stata «una variazione intorno al 45% della bolletta gas e al 15% di quella elettrica».
Per difendersi dal caro bollette, ci sono anche i consigli dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. L’Enea punta alla salvaguardia dell’ambiente, ma anche al risparmio economico. Secondo i calcoli fatti dall’ente, con le giuste misure, si potrebbero risparmiare a livello nazionale fino a 1,8 miliardi di metri cubi di gas metano all’anno, circa il 2,5% del consumo italiano nel 2021.
Il modello
La prima attenzione deve essere sulla scelta del modello di condizionatore. «Indipendentemente dalla tecnologia, sono sempre da preferire i condizionatori in classe energetica superiore alla A in quanto, oltre a una riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera, consumano molto meno». I condizionatori con sistema di controllo inverter sono più costosi ma preferibili rispetto a quelli dotati di tecnologia on-off perché il consumo energetico e la rumorosità sono minori.
Il freddo
Mai raffreddare troppo. Bastano due o tre gradi in meno rispetto alla temperatura esterna. Per eliminare la sensazione opprimente del caldo causata dall’umidità conviene attivare la funzione deumidificazione. Secondo le simulazioni fatte dall’Enea portare il termostato da 26 a 28°C può far risparmiare circa il 25% di energia.
Le finestre
Ovviamente le finestre vanno chiuse, ma anche le persiane e le tapparelle vanno abbassate nelle ore più calde della giornata. «Chiudere le persiane, abbassare le tapparelle o schermare i serramenti nelle ore centrali delle giornate estive consente di ridurre l’energia richiesta dai climatizzatori. Il risparmio dovuto a questo accorgimento varia in base all’esposizione dell’abitazione e alla quantità di superfici vetrate, ma si stima che consenta di risparmiare fino al 25% in media del consumo di partenza».
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