L’Italia si prepara a due fosche ipotesi ma cerchiamo di capire cosa fare per mantenere la calma e non commettere errori.
L’incubo della guerra in Ucraina è giunto terribile ed inaspettato a gelare la ripresa dall’uscita dal Covid. Una situazione oggettivamente pericolosa che sta spingendo il Governo a valutare i razionamenti. Questo scenario che sembrava lontanissimo nel tempo, torna purtroppo d’attualità ed è meglio non farsi prendere alla sprovvista.
Si parla di razionamenti quando un determinato bene di largo consumo scarseggia e se ne deve ridurre il consumo medio pro capite. Siamo già a questo? No. Ma il rischio è sempre più forte. Le aziende che producono pasta ad esempio dicono che hanno materie prime a sufficienza per un mese e poi stop alla produzione.
I razionamenti
Ma le aziende che producono la pasta sono sono le uniche ad avere questo problema. Ricordiamo che qualsiasi produzione di beni in realtà passa attraverso una filiera di approvvigionamenti che da decenni ormai è assolutamente trans nazionale. Dunque blocchi e sanzioni non possono che incepparla. Ma poi c’è anche il nodo dei trasporti all’interno della stessa Italia che ormai è a rischio. In questo senso la Sardegna ci mostra cosa può accedere presto in tutto il paese.
Razzie e timori
In Sardegna infatti dal 14 ci sarà il blocco merci e la gente si è fatta prendere comprensibilmente da una psicosi. E’ corsa a fare incetta al supermercato. Ma quante possibilità ci sono che presto i supermercati restino vuoti in tutto il resto del Paese? Gli esperti sottolineano come in questo frangente ci siano due emergenze che si sovrappongono. La prima più immediata è appunto un blocco di merci che comunque esistono ma non vengono consegnate ai supermercati per via dei carburanti troppo cari. Questo è giudicato probabile.
Razionamento e bombardamento
L’altra emergenza è quella della mancanza proprio di cibo. Per alcuni cibi questa si dovrebbe avere tra circa un mese. Chiaramente questo è uno scenario più pericoloso. Il fatto è che noi importiamo le materie prime dall’estero. Coldiretti fa sapere che la produzione di grano e altre materie prime potrebbe essere fortemente aumentata in italia, ma chiaramente questo non risolve problemi che avremo a breve scadenza. Se è giusto fare provviste è importante non farsi prendere dal panico.
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Un forte allarme che circola tra gli italiani è quello relativo ai bombardamenti. Le atroci scene che arrivano dall’Ucraina ed il fatto che la vicina svizzera si stia attrezzando con rifugi e pillole contro l’avvelenamento da radiazioni non lascia tranquilli. Ma in questo caso è importante sapere che minacce concrete allo stato attuale non se ne vedono e che è importante evitare rimedi fai da te che girano su internet.
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