Intanto Camera e Senato hanno confermato la proroga al 31 dicembre 2023 del superbonus 110%. Se effettivamente accolto questa proroga sposterebbe tutti gli attuali termini di un anno ancora. Oggi, in sintesi, le scadenze ancora in vigore sono queste:
- al 30 giugno 2022 per tutti i lavori;
- al 31 dicembre 2022 per i condomìni che a giugno 2022 abbiano concluso almeno il 60% dei lavori;
- al 30 giugno 2023 per gli ex-IACP che al 31 dicembre 2022 abbiano concluso almeno il 60% dei lavori.
Con un dubbio su tutto: queste proroghe formalmente non sono ancora confermate, proprio perché manca ancora a oggi il decreto di attuazione previsto e approvato da Bruxelles che ne dia ampia e piena legittimità.
Intanto però il Senato, ha già fatto una proposta per riarmonizzare le aliquote e semplificare la progettazione dei lavori sia per le ristrutturazioni sia per l’efficientamento energetico degli immobili.
Il passo di svolta è questo: ecobonus, bonus ristrutturazioni, bonus mobili, sismabonus, bonus verde, bonus facciate, bonus idrico e bonus colonnine ricadrebbero tutti nel regime di aliquota unica fissata al 75% e, altra novità, con una riduzione dei tempi del rimborso che passa da 10 a 5 anni.
A leggerlo da fuori e rispetto all’attuale regime del 110%, significa una penalizzazione per molti contribuenti e al tempo stesso un vantaggio aumentato per molti altri. Per gli operatori un unico regime agevolativo, vale a dire una forte dose di semplificazione amministrativa e fiscale.
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