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La proroga e la riforma
Il tempismo è fondamentale, soprattutto quando si tratta di misure fiscali. E se si parla di superbonus 110% ancor di più. A un anno dal lancio del maxi-sconto fiscale i cantieri solo ora, iniziano realmente a partire, perché la normativa risulta in molti casi ancora complessa: 35mila le richieste presentate per ora in tutta Italia, a fronte di un potenziale della platea di oltre 17 milioni di edifici. E si avvicina velocemente la scadenza naturale. Da mesi tutte le parti in causa, soprattutto operatori e consumatori, chiedono una proroga. Proroga che è pare essere in dirittura d’arrivo. Ma, ad ascoltare le imprese, sapere della proroga con certezza solo a dicembre potrebbe essere troppo tardi per far partire i lavori e sperare di rientrare nei tempi utili a sfruttare il superbonus 110%.
Dopo annunci e contro annunci, è arrivata la dichiarazione del ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco sul prolungamento del superbonus anche al 2023. Ma, questo il nodo da scogliere, la conferma arriverebbe solo a fine anno. Tempistica non certo favorevole: operatori e consumatori chiedevano informazioni immediate per dare maggiore certezza al settore che è costantemente alle prese con lungaggini e lentezze burocratiche. Tanto da porre davanti a un quesito: avviare le pratiche con il rischio di sforare con i tempi o bloccare i progetti sul nascere?
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