La vicenda ha qualcosa di kafkiano. Brescia ha una rete di teleriscaldamento così efficiente e «green» che gli enti certificatori hanno ridotto al minimo il «fattore di energia primaria». Questo fattore, che misura quanta energia non rinnovabile viene utilizzata per scaldare le case dei bresciani, è uno dei fattori che determina la classe energetica degli edifici (Ape). Così si è generato il paradosso che immobili colabrodo dal punto di vista energetico risultino in classe A3 o A4, precludendo o complicando la possibilità di accedere al Superbonus.
Le notizie + l’approfondimento: GdB+ con te in un clic
- Leggi qui il GdB in edicola oggi
- Iscriviti alle newsletter del GdB. Per ogni tuo interesse, puoi avere una newsletter gratuita da leggere comodamente nella mail.
riproduzione riservata © www.giornaledibrescia.it
Source: giornaledibrescia.it
Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.