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Bonus 110 per le auto d’epoca: una bufala Ecco la verità! – Trend-online.com

Un bonus 110 per le auto d’epoca?

Sembra curioso come supporto economico, e in effetti gira da diverso tempo questa notizia. Si tratterebbe infatti di un bonus previsto per il restauro e il rinnovo di tutte le auto d’epoca o vintage.

E, quasi richiamando il celebre Superbonus 110%, permetterebbe non solo di coprire tutte le spese relative al restauro e al rinnovo, ma anche di poter avere un credito aggiuntivo del 10%. Come appunto è previsto per il Superbonus.

Sembrerebbe un affare, anzi una rivoluzione per tutti gli amanti delle auto d’epoca e per le macchine vintage. Si parla di un mercato da almeno 2,2 miliardi di euro annui, e solo in Italia, secondo Quattroruote.

In realtà le cose non stanno proprio così, e la situazione è leggermente diversa da quella che viene raccontata. Non è fortunatamente una “bufala”, ma si parla per lo più di una proposta, non di un’opportunità già disponibile per tutti.

In alternativa, sono comunque disponibili dei bonus auto 2022, degli incentivi che puoi richiedere se sei alla ricerca di un auto nuova, purché a basse emissioni di anidride carbonica.

Ma lo vedremo meglio nel corso dell’articolo, assieme alle ultime novità in merito a Ecobonus e incentivi.

Bonus 110 per le auto d’epoca: una bufala? Ecco qual è la situazione!

Nell’ultimo mese s’è diffusa la notizia riguardante l’ufficializzazione di un nuovo bonus governativo per incentivare lavori o interventi relativi alla ristrutturazione e al rinnovo. Ma non di edifici o immobili vari, come già previsto con i Bonus Casa, ma di auto, in particolare quelle d’epoca.

Questo bonus, addirittura, è diventato famoso per la sua percentuale: 110%. Indica il credito che potresti richiedere per fronteggiare alle spese in questione, tutte concentrare sul restauro e sulla ristrutturazione.

In questo caso la ristrutturazione verterebbe sul restauro dei mezzi più vecchi e inquinanti, ma in chiave energetica. L’obiettivo sarebbe quello di garantire, a questi mezzi, un rinnovo dell’impiantistica, così da riqualificare il modello della macchina ad una classe di emissioni CO2 conforme alle linee guida nazionali ed europee

Ricordiamo che le classi di emissioni CO2 vanno dall’Euro 0 all’Euro 6, e quelle meno inquinanti sono attorno alle classi Euro 4 ed Euro 6. Emettono meno anidride e gas serra, inoltre il Governo ha voluto dedicare per loro incentivi e riduzioni di bolli e imposte varie.

Su questo bonus 110 per le auto d’epoca ne avevamo già trattato in un precedente articolo, ma sempre con le dovute attenzioni, dal momento che non risulta ancora alcuna conferma da parte delle autorità istituzionali.

Si parla di una bufala? Non esattamente, anche perché qualcosa nell’aria ci sarebbe, anche se non c’è ancora nulla di concreto. Anche Diego Santi, nel suo video Youtube, ha voluto specificare questo punto.

Bonus 110 per le auto d’epoca: ultime novità dal Governo Draghi!

Il bonus 110 per le auto d’epoca sarebbe in realtà una proposta governativa, o meglio un’idea che il Governo Draghi avrebbe in cantiere dal 2021.

C’è di vero che come bonus avrebbe un senso da un punto di vista “contenutistico”, dato che andrebbe a posizionarsi all’interno di una rosa di incentivi e bonus indirizzati per favorire la transizione verde, la ricerca, la riconversione e riqualificazione dell’industria tout court.

Già è in atto non solo con i vari bonus Casa (Superbonus 110%, bonus facciate 2022, bonus mobili…) ma anche con gli ultimi incentivi auto 2022, che garantiscono fino a 5.000 euro di supporti per l’acquisto di un auto elettrica o non.

Teoricamente questo bonus 110 potrebbe anche esistere in futuro, dato che avrebbe un senso a livello di politiche ambientali ed energetiche. Ma, appunto, nel futuro. Perché ora non c’è nulla che indichi l’effettiva esistenza non solo di un piano governativo per la stesura di un decreto ad hoc, ma nemmeno ci sono le risorse per finanziarlo con un eventuale decreto attuativo.

Ricordiamo che per far partire un qualsiasi bonus governativo è necessario che sia disposto, successivamente al decreto legge che lo ufficializza, un secondo decreto, di tipo “attuativo”, che ne organizzi l’iter procedurale per la domanda d’accesso, e in particolare i fondi.

Tutte cose che non sono ancora previste, dal momento che attualmente il Governo Draghi ha in mano diversi dossier, che vanno dal monitoraggio della situazione relativa agli accertamenti dell’Agenzia delle Entrate sui bonus Casa fino ai nuovi decreti per l’erogazione di nuovi bonus sociali e di nuovi supporti contro il caro bollette e il caro carburante.

Tutte cose che, bene o male, sono più urgenti rispetto ad un bonus 110 per le auto d’epoca, anche se comunque non farebbe male al mercato nazionale.

Bonus 110 per le auto d’epoca: c’è una verità in questa bufala?

Come abbiamo visto prima, non si tratta di una completa bufala, ma di una proposta che ancora non è nemmeno ufficializzata da nessun documento istituzionale, né tantomeno da qualsiasi piattaforma nazionale.

Di solito incentivi e bonus diventano disponibili ai richiedenti tramite una piattaforma nazionale, gestita o dall’ente istituzionale o da un’azienda para-statale o per conto terzi. L’abbiamo visto con il Superbonus 110% stesso, con tanto di portale MISE e Agenzia delle Entrate, così come per il bonus Terme, disponibile tramite portale Invitalia.

Per questo bonus 110 per le auto d’epoca ancora non c’è nulla di tutto ciò. E questo non perché è ancora in fase transizionale, in merito ai trenta giorni dopo l’approvazione di un decreto legge, ma proprio perché non c’è ancora un decreto che lo ufficializzi.

Va detto comunque che da tempo circolava l’idea di questo bonus 110 per le auto d’epoca

Anche perché ci sarebbe davvero una richiesta effettiva di rinnovare le proprie macchine e rendere idonee per l’accesso alle zone centrali o alle ZTL (Zona a Traffico Limitato), sempre più limitate a certi tipi di mezzi, specie a basse emissioni di CO2.

In effetti la proposta comporterebbe alla sostituzione del motore termico con uno elettrico, previa disponibilità da parte del proprio meccanico di fiducia. oltre a questo si aggiungerebbero anche interventi di sostituzione dei tessuti interni, così come all’installazione di doppi vetri omologati al posto di finestrini, lunotto e parabrezza, così come sostituzione di lampadine con quelle a led.

Tutte soluzioni che effettivamente hanno un risvolto ecologico, dato che diminuirebbe il consumo di CO2 e anche l’eventuale dispersione per il riscaldamento interno.

Ma di certo non c’è nulla riguardo a tutto ciò, tranne che sugli incentivi auto.

Bonus 110 per le auto d’epoca? Solo incentivi auto!

In attesa che arrivino ulteriori chiarimenti sulla questione del bonus 110 per le auto d’epoca, potrai comunque richiedere alcuni incentivi auto 2022, ma solo se sei intenzionato ad:

  • acquistare un’auto nuova con emissioni di CO2 inferiori a 135 g/km;
  • rottamare un’auto usata purché di categoria Euro 0 o affini.

L’opzione “rottamazione” è molto conveniente, dal momento che puoi arrivare ad avere fino a 5.000 euro di sconto sul prezzo d’acquisto, direttamente in sede di compravendita.

Ma attenzione! Come automobilista non potrai richiedere questi soldi, perché spettano alla concessionaria auto aderente all’iniziativa. Dovrà scalarti lo sconto richiesto, e poi, tramite portale del MISE, provvedere ad inoltrare la richiesta del rimborso presentando tutti i requisiti previsti.

Come detto, il massimo di rimborso previsto è di 5.000 euro, ma solo a certe condizioni, altrimenti si dovrà optare per importi minori, o addirittura nell’inaccessibilità a questi incentivi.

Fortunatamente potrai richiedere questi incentivi anche per moto e scooter, ma sempre se rispetti i requisiti che abbiamo raccontato in questo approfondimento.

Copywriter, classe 1994.
Sono nato ad Arezzo alle prime luci dell’alba dell’ultimo giorno di Settembre.
Laureato nel 2019 in Strategie e tecniche della Comunicazione presso l’Università degli Studi di Siena, non riesco a smettere di scrivere da quando avevo 19 anni.
Appassionato di scrittura e grafica, anche durante gli studi ho contributo ad alcune pubblicazioni, e progetti grafici ed editoriali, presso alcuni enti e aziende della mia provincia di residenza.
Metodico e rigoroso, per me la scrittura è sempre stata una forma di terapia, e anche di preghiera.

Il mio motto? “Trovare sempre la quadra”.

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