Prima importante novità, quindi: per il Superbonus al 110%, per il quale finora sono stati spesi «2 miliardi su 18», arriva l’accesso attraverso la Cila, «come semplice manutenzione straordinaria». Esattamente come è previsto per tutti gli altri ecobonus (dal 50% al 65%) è in particolare per l’ultima detrazione al 90% conosciuta come «bonus facciate».
Questa disposizione significa, nella pratica, che per gli immobili la cui costruzione si può certificare sia stata completata dopo il 1° settembre 1967 «dovranno essere attestati gli estremi del titolo abilitativo che ha previsto la costruzione dell’immobile oggetto d’intervento o del provvedimento che ne ha consentito la legittimazione». Questo dettato di legge, quindi dispone che siano esclusi dal beneficio della semplificazione le irregolarità e gli abusi totali, proprio perché sprovvisti del titolo abilitativo originario o di quello che ha sanato l’assenza di un titolo abilitativo originario.
Per tutti gli immobili terminati prima del 1967, il nuovo decreto prevede che «è attestato che la costruzione è stata completata in data antecedente al 1° settembre 1967». La disposizione va oltre quindi l’obbligo, finora previsto per poter usufruire del maxi sconto del 110%, di provvedere alla «doppia conformità». Il testo del decreto legge, infatti specifica letteralmente che «la presentazione della Cila non richiede l’attestazione dello stato legittimo di cui all’articolo 9-bis, comma 1-bis, del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380».
Ma ci sono altre novità: il decreto introduce un «silenzio assenso vero per tutte le pratiche» e «tempi più brevi per i contratti pubblici», oltre alla Soprintendenza unica.
È stato uno dei capitoli in bilico fino alla fine, accanto al contestato pacchetto sugli appalti, tanto in bilico che alla fine è saltato: la misura degli incentivi fiscali per le ristrutturazioni green e antisismiche degli edifici è stato presentato e poi ritirato.
Le regole per l’accesso finora hanno rallentato la richiesta dello sconto fiscale (2 miliardi su 18 stanziati) e una semplificazione era attesa da proprietari e professionisti. Per fare partire i lavori basterà quindi la comunicazione di inizio lavori (Cila), come per le ristrutturazioni straordinarie, e non servirà più la doppia conformità.
Altra novità, l’accesso alla misura del 110% è esteso agli interventi volti alla rimozione delle barriere architettoniche.
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