Bonus 2022: i prezzi continuano a salire. Dai beni di prima necessità, passando dalle materie prime, dall’energia e finendo ai trasporti, il caro vita è ormai divenuto una caratteristica di questo anno, tristemente memorabile a causa (ma non solo) della guerra in Ucraina, e sembra minacciare sempre di più l’autunno 2022, quasi in avvicinamento. Come risposta, il Governo ha già lavorato e lavora a nuove misure per permettere agli italiani, per quanto possibile, di affrontare al meglio le spese: ecco tutte le manovre decise, e quelle in arrivo.
Bonus 2022: dai trasporti ai 200 euro
Tra i bonus già decisi, figurano senza dubbio il notissimo aiuto statale una tantum da 200 euro: ad oggi, ben 800mila nuclei familiari percettori del Reddito di Cittadinanza, 13 milioni di pensionati e circa 427mila lavoratori domestici (quest’ultima categoria ancora in tempo fino al 30 settembre per presentare la propria richiesta presso l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) hanno ricevuto l’aiuto da parte dello Stato.
L’altro bonus, non meno importante, riguarda i trasporti: non solo si stanno tagliando le accise sul carburante ma, come spiegato dal ministro del Lavoro Andrea Orlando, da settembre lavoratori, studenti, pensionati, insomma chiunque utilizzi i trasporti pubblici, potrà richiedere il “bonus mobilità”, il cui tetto massimo ammonta a 60 euro, per pagare il proprio abbonamento ai messi pubblici. L’unico requisito previsto, valido fino all’esaurimento dei fondi stanziati per il bonus, è che il proprio reddito al 2021 non superi i 35mila euro: si potrà richiedere l’aiuto statale fino al 31 dicembre 2022.
Bonus 2022: la “fase 2” dei 200 euro
Una novità importante, ad ogni modo, è presto in arrivo: si tratta della “fase 2” del bonus una tantum da 200 euro, che andrà a coprire quelle categorie rimaste escluse nella prima tornata. In particolare, riguarderà:
- titolari di Naspi e Dis-Coll (disoccupati giugno);
- chi beneficia della della disoccupazione agricola 2021;
- titolari di ex Indennità Covid;
- co.co.co che possiedono un contratto attivo al 18 maggio 2022 e un reddito pari o fino a 35mila euro;
- lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti, purché presentino prova di almeno 50 giornate di lavoro effettivo nel 2021 e di un reddito pari o fino a 35mila euro;
- gli iscritti al Fondo pensione Lavoratori dello spettacolo, purché abbiano presentato 50 contributi giornalieri nel 2021 e posseggano un reddito fino a 35mila euro;
- i lavoratori autonomi occasionali privi di partita Iva, purché abbiano versato un contributo mensile nel 2021;
- gli incaricati delle vendite a domicilio che al 2021 abbiano registrato un reddito superiore a 5mila euro.
Mentre per le prime tre categorie il contributo verrà versato automaticamente ad ottobre, per il resto dei lavoratori andrà presentata la domanda entro e non oltre il 31 ottobre, seguendo i prerequisiti richiesti.
Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.
I commenti su questo articolo non dovranno contenere quesiti di natura tecnica.