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Una detrazione complessiva da 1.800 euro da usufruire in 10 anni di tempo? Ora si può. Ed è quello che prevede il nuovo Bonus Verde.
Una misura che consente di avere una detrazione a chi effettua lavori nella propria abitazione. Lavori di rifacimento di un’area verde che abbiano il carattere della straordinarietà dell’intervento.
Vediamo cosa occorre fare, come si può accedere ad una misura che nella Legge di Bilancio per il 2022 è stata prolungata su base triennale, per il 2022, per il 2023 e per il 2024.
Bonus Verde senza ISEE: 1.800 euro: in che cosa consiste la misura
Il Bonus verde è rinnovato fino al 2024.
Il Bonus Verde è un Bonus senza ISEE che il governo capiatanato da Mario Draghi ha confermato anche per i prossimi 3 anni visto che la misura è stata rinnovata nella Legge di Bilancio per il 2022 che è stata approvata in maniera definitiva lo scorso mese di dicembre.
Il Bonus Verde senza ISEE è una misura molto semplice che consente di dare un incentivo sotto forma di detrazione fiscale per tutte le persone che effettuano dei lavori di natura straordinaria nei propri giardini, nelle proprie aree verdi, su pergolati e pensiline.
Questo lavoro in ottica green deve avere una caratteristica ben chiara. Ovvero deve essere un lavoro che ha i caratteri di intervento straordinario. Per capirsi non è sufficiente ad esempio un intervento come un periodico e classico sfalcio dell’erba.
Bonus Verde senza ISEE: come arrivare ad avere la detrazione fiscale
Il Bonus Verde senza ISEE consente alle persone che decidono di attivare questo tipo di intervento di avere una detrazione fiscale che nella sua somma massima può arrivare a 1.800 euro. Come viene stabilita questa cifra?
La Legge ha previsto che la spesa massima possibile per il Bonus Verde debba essere di 5.000 euro.
La detrazione la si calcola sul 36% di questa spesa massima che è stata fissata nell’importo di spesa che è stato precedentemente citato.
Quindi il 36% di 5.000 euro dà la somma di 1.800 euro. Da segnalare che la somma dà diritto ad una detrazione che va ripartita nell’arco di 10 anni.
Quindi in dieci quote annuali ognuna da 180 euro. Questa detrazione fiscale è usufruibile da tutti. Infatti si tratta di un Bonus senza ISEE che non prevede la presa in esame dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente e del Reddito delle persone.
Questo Bonus inoltre viene elargito se si effettua un intervento su un edificio concluso e non può essere su un edificio interessato da lavori di ristrutturazione in corso.
Bonus Verde senza ISEE: ma nel dettaglio chi può aderire al Bonus Verde?
Il Bonus Verde senza ISEE è stato riconfermato negli stessi importi per i tre anni a venire. Non ci sono stati cambiamenti di cifre o riduzioni come ad esempio è avvenuto per il Bonus Mobili ed Elettrodomestici che è stato rinnovato ma ha visto una riduzione degli importi anno dopo anno fino al 2024.
Prima caratteristica del Bonus Verde che va sottolineata è legata al fatto che il Bonus vale solo per le abitazioni private. Si indirizza ad una platea residenziale. Non possono aderire al Bonus le attività economiche.
Gli edifici che hanno un uso commerciale come ad esempio negozi, uffici e attività similari non hanno la possibilità di aderire al Bonus.
C’è una parziale eccezione per quel che riguarda gli edifici promiscui.
Gli edifici che si trovano ad avere al loro interno sia attività di tipo commerciale che unità abitative residenziali possono accedere alla misura a una sola condizione. Ovvero che il numero delle unità abitative debba essere almeno pari alla metà delle unità totali che compongono quello stabile.
Bonus Verde senza ISEE: ecco il dettaglio degli interventi che sono consentiti
Fino a questo momento abbiamo parlato di come arrivare ad avere la detrazione, di come accedere alla misura e di chi ne ha diritto. Vediamo ora invece il dettaglio degli interventi che si possono fare e che portano alla detrazione. E anche una serie di interventi che invece non sono concessi e non consentono di arrivare ad avere la detrazione di 1800 euro complessivi per i prossimi 10 anni nel successivo paragrafo.
La dizione generica è la seguente: “Il Bonus viene concesso a tutte le persone che effettuano un lavoro che abbia le caratteristiche di straordinarietà nell’area verde del proprio immobile”.
Questa dizione generica ovviamente va specificata: sono consentiti nel corso del 2022 o degli anni a venire 2023 e 2024 interventi che vanno a modificare in maniera decisa i giardini, i terrazzi, le pensiline, le areee verdi in generale. Occorre un intervento che vada a modificare in maniera radicale l’aspetto dell’area verde in questione.
Scendendo nel dettaglio ad esempio valgono un restyling completo dell’area verde, un cambiamento di arredo e disposizione e creazione di spazi nuovi.
E ancora si può creare un pozzo, installare un nuovo impianto di irrigazione o installarne uno più moderno nel caso ce ne sia già uno presente in quel giardino.
Si può dare vita ad un rinnovamento di una terrazza, si può creare una pensilina verde che magari in precedenza c’era ma non adornata in quel modo o proprio non c’era e viene inserita ora per l’occasione.
Altro aspetto basilare del Bonus Verde da 1.800 euro senza ISEE. Non è possibile fare lavori in casa in prima persona. Il proprietario dell’area verde non può per conto suo recarsi in un negozio, acquistare i prodotti e fare tutto in prima persona.
Occorre che ci sia l’intervento di un’azienda specializzata del settore, di geometri o di altri professionisti come gli arredatori da esterni.
Questo perchè la misura vuole essere anche una forma di incentivo per un settore che ha avuto una grave penalizzazione dalla situazione attuale legata alla presenza ancora di limitazioni per la diffusione del contagio.
Bonus Verde: ecco invece che cosa non porta alla detrazione da 1.800 euro
Ci sono poi anche alcune situazioni che vanno specificate e non portano alla detrazione fiscale. Ci sono alcune situazioni che non sono condizione necessaria e sufficiente per arrivare alla detrazione. Tra queste ci sono ad esempio la potatura regolare annuale delle piante e ad esempio anche lo sfalcio dell’erba come precedentemente spiegato.
Non basta nemmeno la semplice piantumazione di un albero in un vaso se non è correlata ad un intervento di rinnovamento di quell’area verde.
Non vale il Bonus e non ci si può accedere se l’area verde di cui si tratta fa parte di un immobile su cui è in corso un intervento di ristrutturazione. Vale solo ed esclusivamente questo intervento se si tratta di una casa fatta e finita.
Altro aspetto importante da sottolineare è legato alla creazione di un’area verde che poi verrà utilizzata come campo da calcio. Non è possibile utilizzare il Bonus in questo caso. Non è consento dare vita ad un’area verde ad un’area adibita a campo di calcio.
Bonus verde senza ISEE 1.800 euro: come si arriva manualmente alla detrazione?
Il Bonus Verde senza ISEE valido fino al 31 dicembre 2024 è uno di quei bonus che non si sostanzia in uno sconto al momento dell’acquisto come avviene ad esempio per il Bonus Tv di cui parliamo in questo articolo.
Nel Bonus Verde occorre che sia la persona che dà il via ai lavori ad anticipare le somme. Occorre prima effettuare la spesa e solo in un secondo momento si rientra del denaro speso.
Si fa l’intervento, si paga la spesa sotto forma di pagamenti tracciabili quindi rigorosamente non in contanti e alla prima dichiarazione dei redditi utile si inseriscono le spese che sono state effettuate dalla persona. Non servono altre procedure da questo punto di vista.
Giornalista pubblicista, classe 1979.
Sono residente nella bellissima città estense di Ferrara. Mi sono laureato in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Bologna, con indirizzo politico amministrativo. Collaboro dal 2003 con diverse testate cartacee e con giornali on line nei quali mi occupo, in particolare, di scrivere con molta versatilità. Amo spaziare da un tema all’altro e cimentarmi in variegati ambiti di scrittura: dalla cronaca alla politica, dall’economia fino ad arrivare anche allo sport. Di contenuti da raccontare non ne ho mai abbastanza!
Il mio motto è? “La vita è come una partita di tennis”.
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