Il bonus idrico provvedimento voluto dal governo Conte, con importi che vanno da 1.000 euro a 5.000 per rinnovare alcune parti del bagno e introdotto con la legge di Bilancio 2021, tarda ad arrivare.
Sarebbe dovuto entrare in vigore dopo 60 giorni dall’entrata della legge di Bilancio, ma ad oggi manca il decreto attuativo, il governo comunque ci tiene a sottolineare che non si tratta di un bonus cancellato, ma che subirà solo un leggero ritardo e dovremo aspettarci nelle prossime settimane la comunicazione da parte del ministero dell’Ambiente dell’ufficializzazione e quindi della partenza del bonus idrico.
In attesa che si concretizzi cerchiamo di fare chiarezza sulle spese ammesse per il bonus idrico 2021, come funziona e su tutte le novità introdotte.
Nel video che segue un interessante approfondimento da parte dell’Ing.Alessandro Scheveger dei contenuti del bonus idrico.
Bonus idrico come funziona
Ad oggi non ancora usufruibile dai cittadini, i fondi stanziati per il bonus idrico finanziato dal Ministero dell’ Ambiente ammontano a circa 20 milioni di euro, fondi per finanziare l’agevolazione prevista per le spese sostenute a partire dal 1 gennaio 2021 fino al 31 dicembre 2021.
L’obiettivo del bonus idrico è quello di incentivare la sostituzione di vecchi rubinetti, soffioni doccia, vasi sanitari nell’ottica di migliorare il risparmio sui consumi dell’acqua
utile sia per i contribuenti ai quali a fine hanno rimarranno qualche soldo in più nelle proprie tasche, ma anche un maggior rispetto per l’ambiente considerando che l’acqua non è una risorsa illimitata.
Il contributo previsto per chi beneficerà del bonus idrico è di 1.000 euro nell’ottica di incentivare alla sostituzione di alcuni parti del bagno che portino ad un miglioramento dei consumi dell’acqua e nello specifico per l’acquisto di:
- vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico
- rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto, e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto.
Nel bonus idrico sono comprese oltre all’acquisto anche operazioni come la posa in opera, le opere idrauliche e murarie, lo smontaggio e l’installazione dei nuovi accessori bagno.
Nella legge di Bilancio 2021 è specificato che la validità di tale bonus idrico sarà fino al 31 dicembre 2021, restano ancora però da chiarire alcuni aspetti in merito a come verrà erogato.
In aggiunta al bonus idrico dovrebbe essere messo a disposizione anche un credito d’imposta per provvedere all’acquisto di sistemi di filtraggio e mineralizzazione delle acque destinate al consumo umano, dal 1° gennaio 2021 fino al 31 dicembre 2022.
Bonus Idrico a chi spetta
I beneficiari del Bonus per l’anno 2021 idrico potranno essere tutti quei soggetti residenti in Italia con l’intenzione di sostituire alcuni accessori bagno, per il risparmio dei consumi di acqua, come:
vasi sanitari in materiale ceramico con un volume che non superi i 6 litri o rubinetti miscelatori, colonne e soffioni doccia che abbiano una portata d’acqua inferiore ai 9 litri al minuto, sottolineando che tutte le spese di montaggio, smontaggio e messa in opera sono comprese nel bonus.
Il bonus idrico è solo una delle tante agevolazioni fiscali messi in campo dal governo destinati alle famiglie intenzionate ad effettuare lavori di ammodernamento e ristrutturazione per la casa.
Sul sito dell’Agenzia delle Entrate è già stata predisposta una pagina ad hoc per il bonus risparmio idrico ed inoltre l’agevolazione, inoltre, non andrà inserita nel compito dell’indicatore della situazione economica equivalente ISEE.
Bonus Idrico: come effettuare la domanda
Attualmente sulle modalità di richiesta e per l’erogazione del bonus idrico c’è ancora poca chiarezza, ciò che è certo è che il ministero di competenza sarà quello dell’Ambiente.
Per quanto riguarda le modalità di erogazione, voci di corridoio dicono che si tratterà di un vero e proprio sconto di 1.000 euro nel momento dell’acquisto e non di una detrazione come avviene generalmente nei vari bonus sulla casa in vigore sino ad oggi, ad oggi comunque restano voci ed è tutto ancora da verificare.
Dall’1 gennaio 2021 fino al 31 dicembre 2022, inoltre, dovrebbe essere messo a disposizione anche un credito d’imposta per provvedere all’acquisto di sistemi di filtraggio e mineralizzazione delle acque destinate al consumo umano.
Bonus acqua potabile
La grande attenzione del precedente governo Conte al quale ha dato piena continuità l’attuale governo Draghi stà dimostrando una chiara intenzione di scrivere provvedimenti ed incentivi rivolti al rispetto dell’ambente.
Il bonus idrico infatti si va ad aggiungere al bonus acqua potabile anch’ esso inserito nella legge di Bilancio 2021 previsto dall’Articolo 1, commi da 1087 a 1089 della legge n. 178/2020.
Nel pieno rispetto dell’ambiente il bonus acqua potabile,
nato anch’esso con l’obiettivo di risparmiare e diminuire i consumi di acqua prevede un credito d’imposta del 50% per le spese un depuratore che filtri, mineralizzi, raffreddi o aggiunga anidride carbonica e depuri le acque che sono destinate al consumo umano ed alimentare, depuratori che rendono l’acqua potabile.
Anche nel bonus acqua potabile così come nel bonus idrico le spese di installazione del depuratore sono comprese nell’incentivo.
Di seguito i requisiti per poter beneficiare del bonus acqua potabile:
1.000 come importo massimo per l’acquisto di un depuratore d’acqua ad uso domestico;
importo che varia ed aumenta per tutte quelle attività commerciali ed istituzioni come bar, hotel, imprese in questo caso l’importo del bonus aumenta fino a raggiungere un massimo di 5.000 euro.
Del bonus acqua potabile si occuperà l’Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile (ENEA), le domande e tutte le informazioni relative agli interventi legati ai depuratori. per la richiesta del bonus dovranno essere fatte per via telematica, tutte le informazioni relative agli interventi legati ai depuratori.
Allo stato dei fatti l’unica cosa che tutti attendono è il decreto attuativo che renderà concreti questi due bonus per l’anno 2021.
Bonus idrico provinciale: il caso di Signa
Alcuni comuni d’Italia non hanno aspettato il decreto attuativo, si sono messi in moto e ispirandosi alle linee guida del governo promuovendo un bonus idrico su base provinciale.
Il provvedimento è stato voluto ed attuato dal comune di Signa in provincia di Firenze che con l’intenzione di limitare le spese per bollette di acqua e luce, ha dato la possibilità nelle date tra l’8 giugno ed il 10 luglio, ai propri cittadini residenti di inoltrare la domanda per richiedere il bonus idrico integrativo comunale.
Il provvedimento presentato per sostenere tutte le famiglie in difficoltà economica in questo particolare periodo a causa dell’emergenza Covid-19 è stata ben accettata dai cittadini grazie anche alle facilitazioni messe in campo dal comune che ha previsto un Caf convenzionato al quale tutti i cittadini richiedenti possono rivolgersi ed essere assistiti nella compilazione della domanda, a titolo gratuito.
Oltre al Caf convenzionata la domanda può essere inoltrata telematicamente attraverso una apposita pagina web presente sul sito del comune di Signa.
Il comune di Signa comunque non è nuovo a questo tipo di iniziative, già nel 2020 infatti era stato proposto ai propri cittadini residenti un bonus idrico per il quale era necessario oltre alla residenza a Signa anche un ISEE familiare non superiore ai 20.000 euro.
In ultimo da segnalare la necessità di essere in possesso di SPID Carta di Identità Elettronica (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS) per poter avere accesso al servizio.
Altri bonus legati all’ambiente
Per quanto riguarda il risparmio dell’acqua è previsto un fondo per la promozione “dell’uso consapevole dell’acqua”.
Sarà destinato a finanziare campagne informative per gli utenti del servizio idrico integrato.
La dotazione ammonta a 500mila euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022,non ancora sono state rese note le modalità di utilizzo del fondo.
Sul fronte mobilità sostenibile c’è il bonus cargo Bike erogato tramite un credito di imposta fino risparmio massimo del 30% sull’l’acquisto di cargo bike di importo massimo pari a 2.000 euro.
L’incentivo è valido anche per cargo bike a pedalata assistita che potranno essere dotati di un pulsante che permetta di attivare il motore anche a pedali fermi, uno requisito è che il cargo bike abbia una velocità massima di 6 km/h, i fondi previsti ammontano a 2 milioni.
Infine per il futuro e la salvaguardia del verde pubblico è stata istituita la Fondazione per il futuro delle città, il cui compito è quello di promuovere il progresso della ricerca e dell’alta formazione basata su soluzioni prevalentemente vegetali, per garantire lo sviluppo del sistema produttivo nazionale in relazione alla transizione verde dell’Italia, 5 milioni stanziati per tutto il 2021, che saranno confermati anche se ridotti anche per il biennio 2022 e 2023 (3 milioni di euro).
Questi fondi serviranno per far funzionare l’intero progetto ed instaurare rapporti con organismi omologhi in Italia e assicurare l’apporto di ricercatori italiani e stranieri operanti presso istituti italiani ed esteri di eccellenza.
Nel corso del 2021 sarà avviato un piano sperimentale di impianto di alberi per la creazione di foreste urbane e periurbane, nelle città metropolitane.
Trader finanziario, sales manager, web-writer.
Il mio spirito internazionale e la passione verso il mondo economico/finanziario, mi ha portato a Londra dove ho lavorato come sales manager e trader.
Nel 2015 con il terzo posto raggiunto all’European Traders’cup è prevalsa la mia voglia di indipendenza ad oggi tutte le mie attività sono da freelance ed on-line. Ad oggi lavoro con il sogno e la libertà di poter viaggiare e fare esperienze in giro per il mondo.
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