Un vecchio adagio risuona oggi come un monito nefasto: “È come
sparare sulla Croce Rossa!”. Non ce ne voglia la prestigiosa
associazione, ma l’accostamento al bonus per l’eliminazione delle
barriere architettoniche è calzante in questi giorni dove si
ventilano voci di modifiche repentine, senza neanche un costruttivo
confronto preventivo con gli operatori del settore, che rischia di
mandare nuovamente nel baratro migliaia di imprese con l’ennesimo
(ingiustificato) Decreto d’urgenza che in realtà non ha neanche la
giustificazione costituzionale per definirsi tale.
Bonus 75% per rimediare agli e(o)rrori del Superbonus
Il “Bonus 75%” ha saputo tramutarsi in un rilancio competitivo
per tante piccole e medie imprese che erano state travolte
dall’onda d’urto del 110%, soprattutto nel settore dei serramenti
(oltre che degli ascensori, dei montacarichi e delle
ristrutturazioni dei bagni) che è stato quello che più ha subito
negli ultimi anni le continue variazioni normative, con commesse
prima concordate e poi frettolosamente escluse da moltissimi
general contractor che hanno preferito portare a termine il solo
“compitino” dei
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