Si avvicina sempre più l’ultimo trimestre dell’anno. Mancano pochi giorni a ottobre e non c’è molto tempo per usufruire di uno dei tanti Bonus ideati dai Governi Conte e Draghi.
A fine anno tra i tanti Bonus che arrivano al capolinea c’è anche il Bonus Mobili ed Elettrodomestici. Un Bonus volto a dare un aiuto alle famiglie al momento di fare questo acquisto importante di complementi d’arredo per la propria abitazione e per aiutare un settore economico colpito in maniera grave dalla pandemia.
E’ una misura che dà una detrazione fino ad un massimo di 8.000 euro ed è senza limitazione Isee. Tutti quindi possono accedere a prescindere dal valore economico del proprio indicatore.
Bonus Mobili ed Elettrodomestici: vediamo come fare per accedere
Come detto mancano poco più di tre mesi e poi il Bonus Mobili ed Elettrodomestici andrà in archivio. Un Bonus inserito nella Legge di Bilancio in vigore per il 2021 e che dà diritto alle persone che lo attivano di usufruire di una detrazione fiscale molto importante quando si acquistano mobili ed elettrodomestici.
Abbiamo parlato di scadenza al 31 dicembre: questo perchè il governo capitanato da Mario Draghi non si è ancora espresso sul futuro di questo Bonus nato ai tempi del Governo Conte. Non ci sono ancora certezze e non è probabile al momento che la misura sarà inserita nella Legge di Bilancio per il 2022 e sarà rifinanziata.
Quindi chi è interessato ad usufruire di questo Bonus per acquistare mobili ed elettrodomestici ha questi tre mesi di tempo. Anche perchè come si vedrà nei prossimi paragrafi non basta il semplice acquisto di mobili ed elettrodomestici per accedere alla misura.
Bonus 2021 Mobili ed elettrodomestici: un incentivo fino a 8.000 euro
Come abbiamo detto in precedenza non basta avviare un acquisto, servono anche altre condizioni da soddisfare legate all’immobile nel quale si andranno a inserire i mobili e gli elettrodomestici acquistati. Ma andiamo con ordine.
Intanto il Bonus Mobili ed Elettrodomestici 2021 è una misura che non vede fissato nessun paletto Isee. Alla misura possono quindi accedere tutti senza limitazioni di reddito.
Il Bonus prevede quindi un incentivo che è erogato a livello universale. Il Bonus poi dà diritto ad una detrazione importante. La cifra massima tocca 8.000 euro, ovvero il 50% di 16.000 euro che è la cifra massima prevista per il Bonus.
Il Bonus non si sostanzia in un incentivo, in un rimborso della spesa effettuata, come avviene per tanti altri bonus avviati in questo periodo. Il Bonus si sostanzia in una detrazione fiscale per chi ha avviato la misura. Entriamo nel dettaglio nei prossimi paragrafi sulla questione ma una cosa va detta subito.
La limitazione a cui facevamo accenno è legata al fatto che non basta il semplice acquisto di mobili ed elettrodomestici ma va fatto nell’ambito di un lavoro di ristrutturazione dell’immobile nel quale poi i complementi d’arredo e gli elettrodomestici verranno inseriti.
Bonus Mobili ed Elettrodomestici: occhio che il tempo stringe
Per questo motivo in apertura dicevamo che il tempo stringe. Non basta un semplice acquisto ma serve anche un organico intervento sull’immobile. Cosa che difficilmente si può programmare in due giorni. Per questa ragione chi è interessato deve correre.
Anche perchè non si sa se l’agevolazione Bonus Mobili ed Elettrodomestici verrà riproposta dal Governo Draghi nella Legge di Bilancio 2022. Quindi è bene per chi lo desidera agire adesso per godere di questa agevolazione che nell’importo massimo può arrivare a toccare la cifra di ben 8.000 euro.
Nel 2020 la misura pensata dal Governo di Giuseppe Conte era di 10.000 euro come spesa massima. L’agevolazione quindi essendo del 50% aveva una cifra massima pari a 5.000 euro. Per il 2021 la Legge di Bilancio aveva rinfinanziato la misura con una cifra ancora superiore pari a 16.000 euro per ogni intervento che viene attivato.
Va da sé che essendo una detrazione pari al 50% della spesa fatta la detrazione è pari a 8.000 euro. Importante segnalare che non solo l’acquisto di mobili ed elettrodomestici vale per arrivare alla detrazione.
E’ valida anche una situazione che porta alla detraibilità di eventuali spese sostenute per il trasporto alla propria abitazione e il successivo montaggio di mobili ed elettrodomestici scelti.
La detrazione viene fatta con dieci quote annuali tutte dello stesso importo.
Bonus mobili ed elettrodomestici: l’unica limitazione vincolante è legata alla ristrutturazione dell’immobile
Abbiamo evidenziato che non c’è limitazione Isee quindi tutti possono accedere al Bonus. Se non ci sono limitazioni dal punto di vista organizzativo, c’è una unica limitazione.
L’incentivo Bonus Mobili ed Elettrodomestici lo si può avere solo a condizione che nell’abitazione in cui quei mobili ed elettrodomestici andranno inseriti, sia in corso di svolgimento un intervento che prevede lavori di ristrutturazione o interventi importanti in quella casa. Questa, ovviamente non da poco, è l’unica limitazione che si ha ad accedere a questa misura.
Non vale l’agevolazione se non si ha un intervento avviato.
Nota importante: non è obbligatorio che l’intervento avvenga nella stessa sala o camera nel quale sarà poi collocato il mobile o elettrodomestico acquistato con agevolazione. Importante però è che l’intervento in questione avvenga nello stesso immobile all’interno del quale l’acquisto sarà posizionato.
Non c’è nessuna detrazione senza una ristrutturazione in corso. A chi si chiede le ragioni di questa situazione probabilmente vanno ricercate nel desiderio da parte del Governo di aiutare settori economici che sono stati molto penalizzati in questi tempi caratterizzati dalla pandemia.
Bonus Mobili ed Elettrodomestici 2021: chi ha diritto alla detrazione?
Chi può aderire alla misura e avere la detrazione?
Può farlo ogni persona a prescindere dal proprio indicatore Isee. Può avere la detrazione chi ha fatto un intervento di ristrutturazione sulla propria abitazione e successivamente ha acquistato un mobile o un elettrodomestico. La tempistica consentita di acquisto è dal 1 gennaio 2020 fino al 31 dicembre 2021 salvo proroghe che potrà decidere l’esecutivo Draghi.
Nota importante: occorre avere avviato un intervento di ristrutturazione edilizia in una data che deve essere successiva al 1 gennaio 2020 ma deve essere precedente alla data di acquisto dei mobili o degli elettrodomestici.
Il via dei lavori di ristruttuazione deve essere antecedente alla data di acquisto dei beni oggetto di detrazione che poi si metteranno in casa.
Si può concedere una detrazione soltanto per ogni unità immobiliare. Possono accedervi proprietari che effettuano l’acquisto per la propria abitazione. Ma non ci sono vincoli anche per altre tipologie di persone: sono possibili interventi anche ad esempio su condomini.
Chi possiede più immobili può fare interventi anche su più situazioni diverse. La misura è strutturata sulle unità immobiliari e non sulle persone. Chi ha dieci case e vuole avviare lavori tutte queste ha diritto a più agevolazioni: sempre ovviamente nel limite fissato di un massimo di 8.000 euro per ogni intervento.
Bonus mobili ed elettrodomestici: che cosa si può e non si può acquistare per avere la detrazione da 8.000 euro
Vediamo ora dopo avere esaminato chi può accedere alla misura, che cosa si può acquistare e che cosa non dà diritto alla detrazione. Intanto in primo luogo va detto che gli acquisti dei prodotti devono essere inseriti per forza nell’abitazione oggetto dell’intervento. Non importa se nella stessa stanza: magari si ristruttura una zona notte e poi si colloca un frigorifero nuovo in cucina.
Ma è basilare che il nuovo arrivato in casa sia inserito in un immobile oggetto di intervento.
Detto che i mobili e gli elettrodomestici devono essere acquistati con strumenti tracciabili entro il 31 dicembre 2021 ecco che cosa si può acquistare che dà diritto all’agevolazione.
Per i grandi elettrodomestici la Legge di Bilancio ha previsto che debbano essere di classe energetica non inferiore alla A+ con la sola eccezione di forni e lavasciuga che possono essere anche solamente i classe A.
Si possono acquistare frigoriferi e congelatori, lavatrici, lavasciuga e asciugatrici, lavastoviglie, forni a microonde, piastre riscaldanti, impianti di riscaldamento e condizionamento dell’aria, ventilatori, stufe elettriche e caldaie.
Per le caldaie c’è una condizione ulteriore da soddisfare: devono portare ad una situazione migliore dal punto di vista del risparmio energetico rispetto a quanto esisteva in precedenza.
Per i Mobili invece valgono per ottenere l’agevolazione cassettiere, armadi, letti, tavoli, librerie, sedie, scrivanie, poltrone, divani, credenze, materassi, comodini, impianti di illuminazione.
Non fanno invece scattare l’agevolazione le porte, i sistemi di pavimentazione della casa come ad esempio la posa di un parquet. Non sono valide nemmeno le tende.
Non vale e non basta come intervento di ristrutturazione una creazione di un posto auto oppure di un box auto.
Bonus Mobili ed elettrodomestici: che cosa si deve fare per avviare la pratica per ottenere la detrazione
La ristrutturazione è stata fatta. I mobili sono stati acquistati. Ora come si deve fare per avere la detrazione fiscale da 8.000 del Bonus Mobili ed Elettrodomestici.
In primo luogo occorre presentare la documentazione all’Agenzia Enea. Occorre indicare gli estremi del lavoro di ristrutturazione effettuato, occorre indicare il mobile o elettrodomestico acquistato con tutti gli estremi dell’oggetto.
E occorre dimostrare il pagamento avvenuto ovviamente con uno strumento tracciabile come un bonifico bancario, un bonifico postale o carte di credito o debito. Oltre allo scontrino fiscale.
Per chi deve ancora fare l’acquisto è bene fare inserire anche il codice fiscale di chi acquista. Se si è già fatto tutto dallo scontrino si faranno controlli di cifre e data del pagamento per fornire l’agevolazione.
Per maggiori informazioni sul Bonus Mobili ed Elettrodomestici ecco la guida dell’Agenzia delle Entrate a questo link. Da qui si accede alla Guida in Pdf.
Giornalista pubblicista, classe 1979.
Sono residente nella bellissima città estense di Ferrara. Mi sono laureato in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Bologna, con indirizzo politico amministrativo. Collaboro dal 2003 con diverse testate cartacee e con giornali on line nei quali mi occupo, in particolare, di scrivere con molta versatilità. Amo spaziare da un tema all’altro e cimentarmi in variegati ambiti di scrittura: dalla cronaca alla politica, dall’economia fino ad arrivare anche allo sport. Di contenuti da raccontare non ne ho mai abbastanza!
Il mio motto è? “La vita è come una partita di tennis”.
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