Con l’atteso decreto Recovery dovrebbe arrivare anche un bonus su misura per gli alberghi e agriturismi intenzionati a metter mano alle proprie strutture. Si tratterebbe secondo le ultime indiscrezioni di un superbonus ad hoc all’80% esteso fino al 2024 con un contributo a fondo perduto per la ristrutturazione degli hotel. Si va quindi dall’efficienza energetica all’eliminazione delle barriere architettoniche fino ai lavori per le piscine termali.
Come funziona
La misura era stata anticipata a giugno dal ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, che aveva parlato anche della possibilità di acquistare arredi tramite i fondi. Ora i tempi per il decreto sembra siano maturi, il governo intende approvare il documento entro le prossime due settimane. Il superbonus dell’80% potrà essere utilizzato anche per finanziarie i lavori avviati e non conclusi prima dell’entrata in vigore del decreto a patto che sia possibile certificare l’inizio lavori dopo il 1° febbraio 2020. Nelle ipotesi ci sarebbe anche un contributo diretto del 35% per i lavori tra i 500 mila euro e i 10 milioni.
Come riporta il Sole 24 ore in aggiunta al superbonus dell’80%, le stesse imprese «possono chiedere un contributo a fondo perduto per un importo massimo fino a 40 mila euro». Cifra che può essere elevata a un massimo di 100 mila euro in alcuni casi specifici.
Si posso ‘aggiungere’: 30 mila euro se gli interventi per la digitalizzazione delle strutture coprono almeno il 15% dell’investimento; 20 mila euro nei casi la domanda al Fondo sia fatta da imprenditrici o giovani under 35 e 10mila euro per le imprese del Sud. Prevista infine nel decreto una «Sezione Speciale Turismo» del Fondo di garanzia per le Pmi, con 100 milioni di euro , e un credito d’imposta del 50% per agenzie e tour operator per lo sviluppo digitale
Source: corriere.it
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