In diverse regioni italiane i fondi messi a disposizione dallo stato per l’utilizzo di Pc e per connessioni internet sono rimasti in larga parte inutilizzati, nonostante la Didattica a distanza e lo smartworking abbiano costretto numerose famiglie a dotarsi di nuovi strumenti tecnologici. Un’esigenza destinata a diventare urgenza visto che la maggior parte dell’Italia è ritornata in zona rossa.
Probabilmente questo è uno dei tanti esempi di “paradossi all’italiana”: mentre il “Bonus bici” per l’acquisto di biciclette, monopattini, segway, lanciato dal governo come incentivo alla mobilità sostenibile, ha funzionato così bene tanto da essere esteso fino allo scorso 15 febbraio 2021, gli ingenti fondi a disposizione delle famiglie per il “Bonus Pc e Internet” sono in larga parte rimasti inutilizzati in molte regioni d’Italia. Si parla, in questo caso, di 204 milioni di euro. A chi è destinato Un dato che ha quasi dell’incredibile: il bonus prevede un voucher per un contributo di 500 euro, 300 euro di sconto sul dispositivo e 200 euro per per la connessione internet in banda ultra larga per un periodo di almeno 12 mesi, senza vincoli e senza costi di disattivazione in caso di recesso prima di un anno, è riservato alle famiglie con un Isee inferiore ai 20.000 euro.
Un fatto strano anche e soprattutto in questo tempo pandemico dove il lavoro da casa e la didattica a distanza hanno costretto la maggior parte delle famiglie a dotarsi di strumenti tecnologici e connessioni in grado di supportarli. E l’esigenza è sicuramente destinata a crescere, dal momento che la maggior parte del Paese è ritornato in zona rossa. Poco appeal? E, invece, il “Bonus Pc e Internet” non è riuscito a conquistare una vasta fetta del Paese. A mappare l’utilizzo dei fondi del bonus in questione è la pagina del sito di Infratel Italia S.p.A, Società soggetta alla direzione ed al coordinamento di Invitalia con sede operativa presso il Ministero dello sviluppo economico. Degli oltre 200 milioni a disposizione per tutta Italia, ne sono rimasti inutilizzati oltre 134 (pari al 67,13%), mentre la quota di fondi “attivati” è di appena 48 milioni, ovvero il 24,16%. Solo l’8.7% è la quota di bonus “prenotati”, pari a 17,5 milioni. Facendo un veloce paragone, a fronte di un completo esaurimento del fondo a disposizione (pari a 215 milioni di euro) per il “Bonus bici”, in regioni come Liguria, Lazio, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna, la percentuale di fondi rimanente per il “Bonus Pc e Internet” oscilli tra il 96 e il 99%? È probabile che alla base di questo flop ci sia sia una scarsa conoscenza di questa possibilità. Contattando alcune associazioni di genitori e organizzazioni di categoria si ha una parziale conferma del fatto che ci sia stata insufficiente informazione riguardo questo bonus. Come funziona Per fare un po’ d’ordine, diamo di seguito alcune informazioni utili per beneficiare di questi fondi.
Come richiedere il Bonus Pc
Può richiedere il “Bonus Pc e Internet” chi non ha alcuna connessione, purché sottoscriva un contratto di fornitura per una connessione con velocità di almeno 30 Mbit/s e 15 Mbit/s in upload, e chi ha già una connessione più lenta, purché sottoscriva un contratto di fornitura per una connessione con velocità di almeno 30 Mbit/s in download e 15 Mbit/s in upload (con lo stesso operatore o con uno nuovo). Non è possibile richiedere il voucher esclusivamente per avere il tablet o il pc, che si possono avere solo a seguito della sottoscrizione di un contratto di connettività a banda ultralarga non inferiore ai 30 Mbits/s. I dispositivi, pertanto, devono essere richiesti direttamente al provider con cui si sottoscrive una connessione internet. Il Ministero ha chiarito che questi dispositivi non sono in comodato d’uso, ma vengono pagati dall’utente con una parte del valore del voucher per tutta la durata del contratto di connettività (12 mesi), al termine del quale questi dispositivi rimangono di proprietà dell’utente stesso.
Nel caso di recesso per il passaggio a un altro operatore, l’utente potrà tenere il tablet o il personal computer fornito dall’operatore originario: il subentrante fornirà solo il servizio di connettività, per l’ammontare residuo del voucher. Il bonus viene erogato da Infratel Italia (Infrastrutture e Telecomunicazioni per l’Italia S.p.A.): il voucher non verrà dato direttamente in mano all’utente, ma andrà chiesto all’operatore di telefonia nella fase in cui si sarà sottoscritto il contratto per internet. Gli operatori che partecipano all’iniziativa sono reperibili su un’apposita piattaforma gestita da Infratel Italia (www.infratelitalia.it): come si può vedere, tutti i cinque maggiori provider italiani (Tim, Tiscali, WindTre, Fastweb e Vodafone) propongono almeno un’offerta abbinata al “Bonus Pc e Internet”. Dal momento che una larga fetta del Paese è ritornata in zona rossa chiudendo le scuole, l’esigenza di dotarsi di Pc si è fatta stringente per una vastissima platea di famiglie. Meglio affrettarsi, dunque, per reperire tutte le informazioni utili a seconda delle diverse esigenze, contattando gli operatori prima di un nuovo lockdown. Adesso più che mai device tecnologici adeguati e una valida connessione a Internet sono strumenti indispensabili.
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