I bonus Casa 2022 cambiano del tutto! Ora si può richiedere la quarta cessione del credito!
Parliamo di un’opzione fiscale che da mesi è stata modificata a più non posso dal Governo Draghi, mettendo in crisi tutto il settore edilizio che ha utilizzato la cessione del credito per le sue attività.
Per quanto le modifiche siano state abbastanza restrittive in certi casi, non gli si può negare che il motivo dietro a queste limitazioni è abbastanza valido: disincentivare le attività fraudolente ai danni dello Stato!
E questo ha senso, specie all’indomani della scoperta di quasi cinque miliardi di euro di lavori irregolari solo sui Bonus Casa 2022.
Ma mentre ci si stava per arrendersi sulle ulteriori possibilità di richiedere una multipla cessione del credito, specie dopo le prime disposizioni del Decreto Sostegni Ter, il Governo Draghi ha voluto allentare le maglie, grazie al Decreto Aiuti, e concedere una quarta cessione.
Ma non per tutti. Vedremo ora chi sono i fortunati che potranno richiedere questa ulteriore cessione.
Bonus Casa 2022: dalla terza alla quarta cessione del credito! Ma come funziona?
I bonus Casa 2022 prevedono in generale, come alternativa alla sola detrazione fiscale, due altre opzioni, quali la cessione del credito e lo sconto in fattura.
In un precedente articolo avevamo visto come funzionino entrambi, e quali siano i soggetti responsabili di queste operazioni.
Nel caso della cessione del credito, prima di novembre il contribuente poteva cederlo direttamente al fornitore o addirittura alla banca, o agenzia finanziaria che fosse, senza ulteriori problemi, e addirittura frammentarlo in più micro-crediti, cedendolo anche a soggetti terzi.
Questo tipo di operazione è stata abolita con il decreto Sostegni Ter, e riconfermato anche successivamente con i decreti Energia, Aiuti e Ucraina bis.
Inoltre, “grazie” alla scoperta della truffa miliardaria ai danni dello Stato, il Governo Draghi ha voluto limitare la cessione multipla a tutti i bonus Casa 2022 a soli tre stadi, ovvero:
- una prima cessione, con comunicazione telematica all’Agenzia delle Entrate,
- ulteriori due cessioni ma solo verso banche, istituti e agenzie finanziarie, oppure soggetti iscritti ad albi professionali.
Solo con questo sistema Draghi ha praticamente messo in panne lo strumento della cessione, come riporta il Sole 24 Ore.
Inoltre molte imprese edili hanno visto in queste limitazioni un grosso rischio per la stabilità dei propri cantieri, e dei pagamenti che devono affrontare, specie se come Bonus Casa 2022 hai scelto il Superbonus 110%, che ha massimali di spesa in media attorno ai 96.000 euro.
Per questo, già da aprile, il ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco ha voluto proporre ulteriori allentamenti a queste misure draconiane.
Proponendo di fatto una quarta cessione, così da agevolare per il futuro tutte le aziende edili, che cedono il proprio credito alle banche. E in particolare le banche stesse, dal momento che saranno loro a beneficiarla.
Bonus Casa 2022: la quarta cessione del credito non è per tutti! Ecco i fortunati che potranno richiederla
I bonus Casa 2022 ora garantiscono questa ulteriore cessione del credito, ma solo se a richiederla sono le banche o gli istituti finanziari.
La decisione del Governo Draghi è in realtà abbastanza ambigua, dal momento che, sì, abbiamo una quarta cessione del credito, ma non è un’opzione che potrà richiedere il contribuente.
Stando alle disposizioni, la banca cessionaria potrà provvedere alla cessione del credito soltanto se il destinatario risulti o un correntista o un’ulteriore banca.
Per correntista si intende ovviamente il cliente che detiene un conto corrente presso la banca cessionaria.
Questo è l’ultimo step attualmente possibile per i bonus Casa 2022, anche nel caso in cui precedentemente la banca ha ceduto il credito ad un’altra banca.
Così facendo, il rischio che venga ceduto il credito a soggetti non accertabili è minimo, e al tempo stesso si riesce ad agevolare al meglio la gestione del credito, specie in caso di pagamenti imminenti.
Purtroppo questa quarta cessione non spetta al contribuente, e tanto meno il correntista potrà provvedere ad ulteriori cessioni.
Oltre alla quarta rientrerebbe nella categoria delle “cessioni parziali“, operazione vietata dal 1 maggio 2022, e confermata anche dalla recente circolare dell’Agenzia delle Entrate.
Bonus Casa 2022: ecco casa come fare la quarta cessione del credito!
Come detto poc’anzi, i bonus casa 2022 permettono la quarta cessione del credito solo se viene autorizzata tra banca e correntista professionista.
Questo non vale per il semplice contribuente. Comunque, se hai da poco fatto richiesta per uno o più Bonus Casa 2022, a meno che non si tratti di alcuni bonus minori (es. bonus mobili o bonus verde), rimangono tutt’ora in vigore le tre opzioni fiscali:
Sostanzialmente la più facile è la detrazione IRPEF. Non prevede intermediari oltre all’Agenzia delle Entrate, ma ha l’inconveniente che dovrai pagare tutte le spese in anticipo, e solo per avere per dieci anni un rimborso annuale di pari importo.
Per questo in molti hanno preferito la cessione. Per richiederla basta preventivamente mandare una comunicazione in via telematica all’Agenzia delle Entrate, in cui si segnala la decisione di utilizzare la cessione come alternativa alla detrazione fiscale.
Consigliamo di seguire il Manuale Utente disponibile nell’area web adibita alle Comunicazioni.
Una volta fatta la Comunicazione, si potrà procedere alle ulteriori cessioni del credito nei confronti di intermediari finanziario o banche, ma a patto che ci si limiti col bonus Casa 2022 a soli due stadi, rimanendo quindi a tre stadi complessivi.
Inoltre, per interventi superiori a 10.000 euro, oltre che di tipologia estranea all’edilizia libera, dovrai ottenere il visto di conformità e l’asseverazione di un tecnico abilitato sulla congruità delle spese in rapporto all’intervento.
Bonus Casa 2022: quali altre agevolazioni permettono la cessione del credito?
In molti associano la cessione del credito ad un solo Bonus Casa 2022, ovvero al celebre Superbonus 110. Così come molti pensano che sia quest’ultimo il bonus più “fraudolento”, a giudicare anche dalle reazioni del premier Draghi in merito allo sperpero che potrebbe rappresentare questo bonus.
In realtà molti altri bonus Casa 2022 permettono la cessione, come il bonus ristrutturazione, il bonus facciate (anche al 90%) così come l’Ecobonus, il Sismabonus, e molti altri.
Anche in questi casi, come già detto in precedenza, se superi una certa soglia di spesa, dovrai presentare il visto di conformità e l’asseverazione tecnica, due documenti ormai obbligatori a causa del decreto anti-frode di novembre 2021.
Inoltre, la cessione del credito, nel caso del Superbonus 110, potrebbe non essere molto conveniente, anche perché, come ricorda Altroconsumo.it, se lo cedi ad un professionista rischi di ritrovarti con una riduzione del tuo credito extra, il 10% del 110, per pagare la commissione stessa.
Va detto che la stessa scelta della cessione del credito potrebbe essere sconveniente anche al di fuori di questo singolo episodio.
Il Governo Draghi non ha fatto altro che limitarla, ridurla e disincentivarla, probabilmente per incentivare la scelta della detrazione fiscale, che permetterebbe di dilazionare i costi per lo Stato e al tempo stesso garantire il credito a soggetti sicuri e responsabili.
Ma così facendo lo stimolo generato dalla cessione del credito su tutto il settore edilizio verrebbe a meno, e ciò potrebbe compromettere la stabilità della ripresa economica, così come mettere in crisi tutto il circuito finanziario e bancario che è stato messo in moto con le pratiche di cessione.
Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.
I commenti su questo articolo non dovranno contenere quesiti di natura tecnica.