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Bonus casa, buone notizie: ecco una nuova proroga – QuiFinanza

Con la conversione del decreto Energia potrebbero arrivare novità sulla cessione dei crediti e per lo sconto in fattura che riguardano i bonus edilizi. Nello specifico verrebbe elevato da tre a quattro il numero di cessioni effettuabili dei crediti di imposta, ma solo per alcuni soggetti e solo a determinate condizioni. È prevista inoltre una ulteriore proroga per lo sconto in fattura.

Cosa cambia per la cessione del credito: saranno permessi quattro passaggi

Attualmente la legge dispone che sia possibile effettuare solo tre cessioni, una libera e le altre due vincolate, cioè a favore delle banche e degli intermediari finanziari iscritti all’albo, delle società appartenenti a un gruppo bancario e delle imprese di assicurazione autorizzate a operare in Italia.

Davanti all’esaurimento delle cessioni possibili, proprio questi soggetti potranno, dal 1° maggio 2022, effettuarne una ulteriore a favore di altri soggetti. Il cedente però sarà responsabile solidalmente per il recupero dell’importo eventualmente non spettante.

La cessione del credito consiste nella cessione della detrazione fiscale da parte del contribuente a un ente terzo, ad esempio un fornitore di beni, un esercente di attività autonome, una banca, una società, in cambio del rimborso fino a un importo massimo corrispondente alla somma che sarebbe detratta in fattura.

Ad esempio con la percentuale rimborsata per il Superbonus 110% e altri bonus casa, il committente paga alla ditta che effettua i lavori la fattura piena e può poi cedere il credito agli intermediari finanziari come le banche o le Poste per farsi restituire una somma equivalente di denaro.

Anche a causa delle tante truffe che riguardano il Superbonus, di cui vi abbiamo parlato qui, era stato posto un limite a queste operazioni. La legge prevede ora un numero massimo di tre cessioni del credito.

Il nuovo emendamento approvato in Commissione AmbienteAttività produttive alla Camera dei Deputati prevede la possibilità di un ulteriore passaggio. Solo in potenza, perché nell’atto pratico potrebbe essere rischioso per gli enti coinvolti.

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Il provvedimento è pensato per banche, istituti finanziari e società di assicurazioni per evitare l’esaurimento della capienza fiscale. Tuttavia la responsabilità dell’ulteriore cessione ricadrebbe su questi soggetti, oltre che sul titolare della detrazione, davanti a verifiche da parte dell’Agenzia delle Entrate sui requisiti che danno diritto ai bonus.

La quarta cessione rischia di lasciare senza le necessarie garanzie, ed esposti a enormi rischi, gli intermediari. Motivo per cui la nuova misura è criticata da diverse parti politiche e rischia di non rendere più flessibile la gestione dei crediti, continuando a lasciare fuori le banche dal meccanismo.

Superbonus 110% e bonus edilizi: arrivano nuove proroghe dei termini

Bisognerà aspettare probabilmente un nuovo decreto, dopo Pasqua, per il via libera alla quarta cessione. E soprattutto per lo scioglimento del nodo che riguarda la responsabile solidale degli istituti. Sembra invece sempre più vicina una nuova proroga delle scadenze del Superbonus 110%.

Il Governo sembrerebbe intenzionato a spostare in avanti il termine per la fine dei lavori effettuati su villette e case unifamiliari, come anticipato qui. Non più fissato al 30 giugno 2022, ma a fine anno, per permettere a una più vasta platea di accedere al bonus.

Un’altra proroga, questa già approvata dalle commissioni alla Camera dei Deputati, riguarda invece il termine per la comunicazione all’Agenzie delle Entrate dell’opzione di cessione del credito o dello sconto in fattura per i soggetti Ires e le partite Iva, che slitterebbe dal 29 aprile al 15 ottobre 2022.

La ratio è quella di permettere alle imprese che hanno fatto sconti in fattura ai clienti di guadagnare tempo ed evitare problemi di liquidità. I privati dovranno invece chiudere le pratiche comunque entro il 29 aprile, salvo ulteriori proroghe.

Potete leggere qua la nostra guida al Superbonus 110%. Stanno entrando in vigore i nuovi massimali che riguardano il bonus, come anticipato qui.

Source: quifinanza.it

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