Rafforzare i bonus per la riqualificazione energetica ed edilizia e incentivare un settore tra i più penalizzati negli ultimi anni, sembrano essere tra le priorità messe sul tavolo dalle Commissioni riunite di Camera e Senato, che nell’ambito del PNRR (Programma Nazionale di ripresa e resilienza) hanno formulato una serie di proposte sulla base delle quali il Governo ha redatto la versione definitiva del documento trasmessa lo scorso 30 aprile all’Unione Europea.
Da parte sua, Mario Draghi promette “interventi robusti sul piano degli snellimenti procedurali e delle semplificazioni, per favorire un processo di rigenerazione urbana e allargare la platea dei beneficiari delle agevolazioni fiscali”.
Ma vediamo nel dettaglio cosa prevedono le proposte.
Il Superbonus
Primo punto è la proroga del Superbonus 110% fino al 31 dicembre 2023, indipendentemente dalla realizzazione della percentuale di lavori.
Attualmente infatti le scadenze sono differenziate così:
- 30 giugno 2022 per tutti i lavori;
- 31 dicembre 2022 per i condomìni che a giugno 2022 abbiano concluso almeno il 60% dei lavori;
- 30 giugno 2023 per gli ex-IACP (case popolari) che al 31 dicembre 2022 abbiano concluso almeno il 60% dei lavori.
Inoltre si chiede l’allargamento della platea di beneficiari per far accedere alla maxi detrazione non solo i privati, ma anche i soggetti che esercitano attività d’impresa, arti e professioni, quindi ad alberghi, aziende agricole e agrituristiche e in generale PMI in difficoltà.
Infine si richiede la semplificazione del processo per favorire l’accesso alla detrazione, con verifica preventiva della conformità urbanistica, interventi sugli edifici ubicati nei centri storici laddove la presenza di vincoli impedisca il miglioramento di almeno due classi energetiche e accelerazione dei tempi di recupero del credito.
Sconto in fattura e cessione del credito
Si chiede che lo sconto in fattura e la cessione del credito diventino strutturali, allungandone la validità ad almeno 5 anni quindi fino al 2027, al fine di raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni.
Inoltre si propone la certificazione dei crediti d’imposta con un sistema digitale, così da rendere automatica la loro circolazione tra gli operatori come mezzi di pagamento di beni e servizi, e immettere una grande capacità finanziaria nel sistema economico senza alimentare debito.
La semplificazione della procedura sarebbe garantita con la creazione di un portale unico in cui confluiscono tutte le comunicazioni dei contribuenti e dei professionisti, e di appositi formulari a cui attenersi per uniformare e proceduralizzare i passaggi.
I bonus casa
Tutte le agevolazioni fiscali riguardanti la ristrutturazione e l’efficientamento energetico e la messa in sicurezza degli immobili potrebbero essere razionalizzate e semplificate sotto un’unica aliquota di detrazione del 75%. Si parla evidentemente dei vari bonus ristrutturazione, Ecobonus, Sismabonus, bonus facciate, bonus verde e bonus mobili.
Richiesta a questo proposito una stabilizzazione delle agevolazioni fiscali al fine di rendere strutturali le agevolazioni fino almeno al 2025.
Come finanziare i lavori
L’opportunità per chi avesse necessità o volontà di intervenire in casa con lavori di ristrutturazione è senza precedenti, così come l’eventualità di detrarre l’intero importo della spesa, piuttosto che cedere il credito.
Ricordiamo che alcune banche hanno messo a punto un piano ad hoc di servizi al fine di accompagnare passo per passo il cliente che richiede un prestito finalizzato a questo tipo di interventi.
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