Il patrimonio edilizio italiano è vecchio e ha due problemi fondamentali: è energivoro e poco sicuro dal punto di vista statico. Per questo l’Ecobonus, con agevolazioni fino al 75% delle spese in dieci anni sulle parti comuni e su tetti variabili a seconda dei lavori, e il Sismabonus, che arriva in determinati casi fino all’85% su 96mila euro in cinque anni hanno detrazioni molto generose. Se la prossima Legge di Bilancio non predisporrà norme ad hoc i lavori rientreranno nel bonus ristrutturazione, con il crollo della domanda e con un problema non da poco: i due bonus sono applicabili anche agli immobili non residenziali e ai soggetti Ires, il bonus ristrutturazione solo alle residenze e ai soggetti Irpef, con la sola eccezione dei lavori in condomini a maggioranza di unità residenziali. Non c’è incertezza invece sulla sorte delle caldaie individuali a
…continua a leggere
Tutti i diritti dei contenuti presenti in questo articolo sono della fonte e vengono riportati solo per “diritto di breve citazione” (art. 70 Legge n. 633/1941), indicando sempre la fonte, con relativo link al sito di provenienza. Leggi il Disclaimer.