Bonus climatizzatori: necessari più che mai in questo periodo caratterizzato dal torrido calore estivo, i condizionatori sono ormai presenti in quasi ogni casa. Per chi non lo ha, tuttavia, potrebbe essere un buon momento per acquistarne uno; al contrario, chi ne possiede uno troppo vecchio, potrebbe decidere di cambiarlo per uno nuovo, di una classe superiore, meno inquinante. In entrambi i casi, lo Stato viene in aiuto economicamente: ecco come.
Bonus climatizzatori: in cosa consiste
Previsto dalla Legge di Bilancio 2021, originariamente l’aiuto statale per il cambio o l’acquisto di un condizionatore era subordinato all’avvio dei lavori di ristrutturazione. Con una specifica da parte dell’Agenzia delle Entrate, tuttavia, è stata assicurata la possibilità di richiederlo anche per coloro i quali non devono ristrutturare la propria abitazione; il bonus climatizzatori, in tal caso, sarà considerato parte integrante di tre tipi di aiuto statale:
- bonus mobili ed elettrodomestici;
- ecobonus risparmio energetico;
- superbonus 110%.
Bonus mobili ed elettrodomestici
Si tratta di un intervento straordinario di manutenzione, senza avviare però dei lavori di ristrutturazione. Lo Stato prevede un rimborso delle spese fino al 50% della somma spesa; sebbene il tetto massimo di spesa fosse fissato, al 2021, ai 16.000 euro, per il 2022 le spese massime legate al bonus saranno di 10.000 euro, scendendo a 5.000 per il 2023 e il 2024;
Ecobonus risparmio energetico
Per questo incentivo si prevede un rimborso fino al 65%, detraendo al massimo 46.154 euro. Potrà farne richiesta chi decide di acquistare un nuovo climatizzatore con pompa di calore ad alta efficienza energetica, andando a rimpiazzare un condizionatore di classe inferiore;
Superbonus 110%
Quest’ultimo, tuttavia, è subordinato a un’intervento che migliori almeno due classi energetiche all’interno del luogo da ristrutturare (ad esempio, cambiando sia il sistema di climatizzazione che la caldaia, sostituendola con un impianto centralizzato).
Bonus climatizzatori: chi può richiederlo e come
L’aiuto statale potrà essere richiesto tanto da utenti privati quanto dalle aziende; potranno richiederlo anche i proprietari degli immobili, e i titolari di diritti reali o personali di godimento sugli immobili oggetto degli interventi. Il bonus climatizzatori si potrà quindi richiedere in tre modi:
- quando si dichiarano i redditi, presentando il modello 730 o Unico;
- richiedendo uno sconto immediato in fattura, tramite bonifico postale, bancario, o bonifico parlante;
- qualora si utilizzasse l’ecobonus senza ristrutturare, si potrà richiedere l’aiuto statale convertendolo in credito d’imposta, da cedere a soggetti autorizzati quali banche, fornitori e intermediari finanziari.
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