di Ilaria Macchi | 23-05-2022 | Come risparmiare, News e Varie
Il caldo inizia a farsi sentire, ma chi lo sopporta poco può sfruttare il bonus conzionatori confermato anche quest’anno dal governo e migliorare l’aria all’interno della propria abitazione.
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Le restrizioni introdotte a causa della pandemia e l’aumento dei prezzi generalizzato come conseguenza della guerra in Ucraina hanno messo in ginocchio molte famiglie. Riuscire a rialzarsi per tantissimi italiani è ancora piuttosto difficile, al punto tale da doversi ritrovare a tagliare quelle spese che non sono ritenute così provvidenziali. Il governo ha così deciso di intervenire in modo tempestivo con una serie di agevolazioni che coinvolgono alcune delle voci di spesa più importanti per i nostri connazional. È questo uno degli scopi che si vuole prefiggere il bonus condizionatori, che era già stato messo a disposizione degli italiani un anno fa rinnovato anche per il 2022. Ecco in cosa consiste e chi può averne diritto.
Il caldo sembra essere arrivato in netto anticipo ormai in tutta Italia rispetto agli anni passati, al punto tale da portare a fare non solo il cambio degli armadi, ma anche a mettere in atto una serie di comportamenti utili ad alleviare almeno in parte questa sensazione. Anche di notte, infatti, l’afa si fa sentire e diventa difficile riuscire a prendere sonno, arrivando così a risvegliarsi la mattina già stanchi.
Porre rimedio non è fortunatamente così impossibile, ma anzi è possibile farlo tramite il supporto della tecnologia. Chi teme di andare incontro a una spesa difficile da sostenere in un periodo come questo può comunque sfruttare un’agevolazione pensata dal governo, che potrebbe rivelarsi provvidenziale per molte famiglie. Si tratta del bonus condizionatori, che era già stato messo a disposizione un anno fa e disponibile anche in questo 2022.
Sommario
Il condizionatore è fondamentale in estate: risparmiare è possibile
In estate, soprattutto per chi vive in città, le temperature diventano torride e spesso difficili da sopportare anche per i più stoici, soprattutto di notte. È quindi inevitabile cercare di trovare qualche rimedio per alleviare almeno in parte il malessere. Un aiuto importante può arrivare dal condizionatore, uno strumento ormai presente in molte case, che può rivelarsi davvero provvidenziale, a condizione però di non lasciare troppa differenza tra i gradi all’esterno e quelli interni (il rischio di andare incontro a tosse o raffreddore può essere dietro l’angolo anche nel periodo più caldo dell’anno).
Chi non è ancora in possesso di questo importante dispositivo potrebbe non averlo fatto non solo per timore della spesa da sostenere al momento dell’acquisto, ma anche perché pensa poi di ritrovarsi con un salasso nella bolletta della luce (a questo proposito, ti potrebbe interessare leggere questo link per ricevere consigli utili su come ridurre i costi che puoi ritrovarti in fattura tramite alcune modifiche al tuo comportamento quotidiano).
Evitare o almeno ridurre al minimo gli sbalzi di temperatura è un primo importante passo. Per far’ che questo succeda è determinante azionare questo elettrodomestico mantenendo le finestre chiuse. Occhio inoltre alla classe energetica, aspetto che deve essere preso sempre in considerazione quando se ne sceglie uno; quelli più moderni garantiscono un risparmio in termini di energia. Mai dimenticarsi, inoltre, di effettuare una pulizia periodica dei filtri: la performance del device migliore, ma allo stesso tempo si eliminano batteri o acari, che possono rivelarsi dannosi per la salute di chi si trova nella stanza.
Rinnovato il bonus condizionatori: come funziona
Il governo ha deciso di intervenire con una serie di agevolazioni che coinvolgono diversi settori in modo tale da poter aiutare i tanti cittadini che si trovano in difficoltà. E rientra in questa categoria il bonus condizionatori, che era disponibile già un anno fa. L’incentivo è stato confermato all’interno della Legge di Bilancio 2022 pensando come possa essere importante per diverse famiglie. Del resto, gli esperti ritengono che l’estate che ci attende possa essere una delle più calde degli ultimi anni.
Questa volta è possibile ottenere una detrazione pari al 50% o al 65%, a seconda che si decida di ricorrere al Bonus Ristrutturazione e al Bonus Mobili (al 50%) o all’Ecobonus (pari al 65%). In alternativa, è possibile dare rientrare questa voce di spesa anche all’interno del SuperBonus 110%.
Chi ha deciso di effettuare dei lavori all’interno della propria abitazione e sta già sfruttando il Bonus Ristrutturazioni pari al 50% può usufruire della stessa percentuale di detrazione anche per l’acquisto del condizionatore. Questo, però, può avvenire se tutto è partito dopo il 1° gennaio dell’anno precedente a quello in cui si decide di scegliere il proprio elettrodomestico. Facciamo quindi un esempio pratico per avere le idee più chiare: se ci stiamo per muovere per acquistare un condizionatore, il Bonus sarà valido a condizione di avere iniziato i lavori dopo il 1° gennaio 2021.
La detrazione sale invece al 65% se si stanno effettuando lavori di riqualificazione energetica presso il proprio domicilio. Questo è possibile se si sceglie un dispositivo a pompa di calore ad alta efficienza. La somma detraibile può arrivare fino a 46.154 euro in dieci quote annuali. La richiesta può avvenire con le stesse date di inizio lavori.
È cambiato rispetto a dodici mesi fa anche il tetto di spesa su cui calcolare la detrazione. Questo nel 2021 era pari a 16 mila euro, mentre nel 2022 diventa pari a 10 mila euro per il Bonus Mobili, per poi abbassarsi a 5 mila euro per il 2023 e il 2024.
Bonus condizionatori: quando scade e come richiederlo
La possibilità di usufruire di un bonus condizionatori potrebbe spingere chi finora era indeciso all’idea di effettuare l’acquisto a muoversi allettato dall’agevolazione promessa dal governo. Farne richiesta è davvero semplicissimo. Si può scegliere tra due diverse soluzioni:
- presentare la domanda constestualmente alla dichiarazione dei redditi;
- richiedere lo sconto direttamente al punto vendita in cui viene effettuato l’acquisto.
Non è nemmeno necessario presentare la dichiarazione Isee, che certifica il reddito di ognuno. È comunque indispensabile documentare le spese che sono state eseguite per effettuare i lavori all’interno della propria abitazione.
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